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Il 2019 sarà l’anno del 5G?
08 Apr 2019 11:18

L’ultima rassicurazione è firmata Luigi Di Maio. “Il Governo ha messo in campo una strategia per affrontare i rischi legati allo sviluppo delle reti 5G, che non vengono sottovalutati. Presso il Mise è stato attivato il Centro di valutazione e certificazione nazionale con il compito di verificare le condizioni di sicurezza dei sistemi destinati alle infrastrutture strategiche e poi c’è l’irrobustimento del Golden power che viene incontro alle preoccupazioni espresse dagli Usa sulle aziende cinesi”. È questo – stando a quanto ha ripreso l’ANSA  – ciò che riferito il vicepremier Luigi Di Maio, ascoltato dal Copasir.

Che cos’è il 5G?

E proprio perché il 2019 viene inteso come un anno che potrà dare una svolta, cerchiamo di capire concretamente cos’è il 5G.

Il 5G, la quinta generazione di connessione mobile è una delle innovazioni tecnologiche più importanti degli ultimi anni, destinata a cambiare radicalmente il nostro modo di connetterci a internet. La nuova generazione sarà 20 volte più veloce del 4G, con una velocità di download fino a 10 volte superiore a quella di oggi.

Cosa cambierà con il 5G?

Le potenzialità sono numerose: realtà aumentata, connettività, sensoristica e l’entrata definitiva dell’Internet of Things (l’Internet delle cose o IoT) nel quotidiano, creando una totale interconnessione tra oggetti, rete e utenti. In Italia la sfida per la copertura 5G si è conclusa con in testa TIM e Vodafone, seguite da Wind-Tre e Iliad: le prime sperimentazioni sono attese per metà 2019, con un debutto ufficiale previsto per il 2020.

Come funziona il 5G

Le implicazioni del 5G andranno oltre il singolo utente: l’Industria 4.0 ha già iniziato a sviluppare nuove tecnologie e strutture come le serre smart, in grado di regolare le coltivazioni autonomamente in base alle condizioni climatiche esterne, o le operazioni chirurgiche a distanza (possibili grazie a un controllo remoto stabile ed estremamente preciso). Un giro d’affari enorme quello del 5G, con introiti stimati, per il 2026, pari a 1307 miliardi per settori industriali come agricoltura, healthcare, trasporti, media, intrattenimento, automotive, retail, financial, sicurezza e industria manifatturiera (dati dell’ultimo rapporto Ericsson).


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