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La buona sanità del Sud che piace al Nord
04 Mag 2014 09:13

Cardio Pain è un sistema innovativo per la cura dei pazienti cardiopatici cronici che permette di risparmiare sulla spesa sanitaria e migliorare la qualità di vita dei malati scongiurando l’abuso di farmaci antinfiammatori.

“Attenzione all’impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) nei soggetti cardiopatici: un’indicazione chiara e semplice da riportare sulla scheda di dimissione ospedaliera di questi pazienti, quando tornano in carico al proprio medico di famiglia“. E’ proprio questo che  suggerisce  il progetto ‘CardioPain in Roccadaspide…l’isola che c’è’, avviato dall’ospedale dall’Ospedale di Roccadaspide (Asl di Salerno), che sta riducendo l’uso improprio di Fans in chi soffre di patologie cardiache. Secondo l’ultimo rapporto Osmed, quasi il 4% dei soggetti a rischio cardiovascolare fa un uso improprio di Fans, assumendoli per oltre 90 giorni all’anno; in Campania, tale percentuale supera il 5%.

L’iniziativa, ha avuto il plauso ufficiale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), e ha permesso all’ospedale di Roccadaspide di ridurre i ricoveri per scompenso e riacutizzazione della malattia cardiovascolare, indotti dall’utilizzo degli antinfiammatori. Il progetto ‘CardioPain’ è stato presentato e discusso anche durante un incontro che ha visto coinvolto il gotha della cardiologia campana. “Per curare efficacemente il dolore cronico osteoarticolare, quando particolarmente intenso, nei soggetti anziani e affetti da patologie cardiovascolari, l’opzione terapeutica d’elezione sono i farmaci oppioidi. L’adeguato monitoraggio e trattamento delle patologie algiche è per i clinici un obbligo sancito dalla legge 38 del 2010“, ricordano gli esperti.

L’obiettivo è portare ‘CardioPain’ a un livello di applicazione che coinvolga l’intera Regione Campania – afferma Raffaele Rotunno, direttore Cardiologia dell’ospedale di Roccadaspide e responsabile del progetto – Oggi il dolore negli anziani si cura nel 75% dei casi con Fans o Coxib, esplicitamente controindicati nelle patologie cardiache dalla letteratura scientifica e dalla nota Aifa numero 66. ‘CardioPain’ – aggiunge – vuole sensibilizzare i medici e i loro assistiti sul fatto che è impossibile curare adeguatamente cuore e arterie senza limitare l’impiego degli antinfiammatori. Il progetto ha un risvolto etico, perché migliora la gestione dei pazienti, e uno economico, perché si riducono visite e ricoveri evitabili”.

Cardio Pain, che corrisponde a una strategia dell’Agenzia Italiana del Farmaco ancora purtroppo largamente disattesa, è stato già adottato dalla Regione Piemonte. Un caso singolare, dunque, di buona sanità che dal Sud viene esportato nel Nord Italia.

 


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