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La Capitanata, terra di diritti e legalità
26 Giu 2014 06:25

E’ quanto sottoscritto con “il protocollo ambizioso, approccio indispensabile per debellare il fenomeno del caporalato, dello sfruttamento, della concorrenza sleale tra imprese”.

Si tratta di un’intesa tra la Camera del Lavoro Territoriale di Foggia e della Flai Cgil – siglata l’altra mattina in Prefettura a Foggia alla presenza dell’assessore regionale alla Legalità Guglielmo Minervini – e le organizzazioni datoriali delle imprese agricole, le organizzazioni dei produttori, i sindacati, le industrie di trasformazione, le associazioni di settore della distribuzione commerciale, le organizzazioni dei consumatori:

“Il protocollo – hanno commentato i segretari generali di Cgil e Flai, Filomena Trizio e Daniele Calamitasi aggiunge alle azioni strategiche sostenute dal sindacato e promosse dalla Regione Puglia per garantire un mercato del lavoro nel settore primario caratterizzato da legalità, rispetto dei contratti e trasparenza, assieme ponendo le basi per un’accoglienza dignitosa delle migliaia di lavoratori migranti che arrivano in Capitanata nella stagione delle grandi raccolte”.

Un accordo che ha accolto non poca soddisfazione negli attori firmatari e “che per la prima volta accoglie quella visione d’insieme del settore agroindustriale da sempre sostenuta dalla Cgil quale approccio indispensabile per debellare il fenomeno del caporalato, dello sfruttamento, della concorrenza sleale tra le imprese, con le gravi ricadute in termini di illegalità, evasione contributiva, impoverimento complessivo dei lavoratori e del territorio”.

Un pezzo di Puglia che punta alla crescita, mirando a  trasformare la Capitanata nel “primo laboratorio sperimentale per un’agricoltura etica, sostenibile, legale, rispettosa dei diritti, con un vantaggio in termini di immagine e anche commerciale per quelle imprese che aderiscono al patto”.

E che la provincia di Foggia abbia indole agricola connaturata, è cosa indubbia; una terra fertile, ma pressata da decenni dallo sfruttamento e dalla negazione dei diritti: Di contro  hanno sottolineato i segretari foggiani – per evitare azioni di dumping che minerebbero tali azioni a svantaggio di chi sceglie di aderire a percorsi di legalità, vanno intensificate le azioni di controllo e di repressione di chi vìola le norme e non rispetta i contratti”.


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