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La carica dei 36mila per il maxi-concorso in diretta streaming
13 Giu 2014 09:01

Sotto l’occhio vigile della diretta streaming, tra “tanta speranza” e “qualche dubbio sul bando” dei candidati, si è conclusa ieri la prima fase delle preselezioni con cui la Regione Puglia ha deciso di scegliere 200 nuovi funzionari (70 tecnici e 130 amministrativi) per i quali sperano in 36mila che si sono iscritti da ogni parte d’Italia.

A confrontarsi con i test a risposta multipla, su matematica, cultura generale e logica, si sono presentati circa 1.500 candidati contro i tremila attesi alla Fiera del Levante, che ospiterà le prove fino al prossimo 20 giugno.

I candidati hanno atteso con tanto “entusiasmo misto alla rassegnazione” l’inizio dei test. A fare paura è soprattutto la “possibilità che possa essere favorito” chi ha maturato almeno un anno di esperienza alle dipendenze della Regione che proprio a loro ha concesso di saltare le preselezioni.

“Ci sentiamo traditi – dice Orazio, che viene dal Molise, con un laurea in biologia – perché dal governatore Vendola ci aspettavamo di essere messi tutti sullo stesso piano, affinché fossimo uguali davanti a quel ‘giudice’ che dovrà darci un lavoro”.

“Anche per me – dice Lorenzo Marzano, della provincia di Napoli – non è giusto far saltare ad alcuni le preselezioni, ma ci proviamo lo stesso anche se supponiamo già come andrà a finire. Non è stato per niente facile prepararmi a queste prove, poiché dopo la laurea in ingegneria sto studiando per la specialistica: speriamo bene”.

Per rassicurare i candidati e controllare il regolare svolgimento delle prove, è arrivato l’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli. “Oggi chiudiamo la fase delle polemiche – ha spiegato ai giornalisti – e apriamo ufficialmente quella del concorso. Il candidato più giovane ha 22 anni e il più anziano 64″.

“Probabilmente – sottolinea – quest’ultimo sarà un dipendente pubblico con tanto di laurea, che da 20 anni è bloccato in un inquadramento che non lo soddisfa: perché impedirgli un legittimo avanzamento di carriera?”.

Anche per Carlo Flamment, presidente di Formez, società cui sono state affidate tutte le procedure selettive, “le polemiche fanno parte dei concorsi italiani ma alla fine vince sempre il merito”.

Quanto a chi è già dipendente regionale, Flamment spiega che si tratta “di 600 persone che si andranno ad aggiungere ai 1.400 scelti attraverso la preselezione: tutti si confronteranno nelle prove scritte e orali”.

E poi aggiunge che “la Regione Puglia avrebbe potuto riservare agli interni il 50% dei posti, ma non l’ha fatto”.

Intanto, stando ai calcoli di Caroli, “i tagli alla spesa pubblica hanno impedito il turn over anche in Regioni virtuose come la Puglia” che, a fronte di “una dotazione organica di 2900 unità, ne dispone di 1.600: per far funzionare al meglio la macchina amministrativa, servono ancora 1.300 dipendenti”.


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