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Lacedonia, giuria d’eccezione per “1801 passaggi”: prorogata la scadenza del bando
07 Set 2019 16:14

Una settimana in più per partecipare a “1801 passaggi”. Proroga fino alle 23:59 del 22 settembre, infatti, per il bando del concorso-mostra di fotografia documentaria che si terrà a Lacedonia, in Alta Irpinia, dal 1° al 3 novembre prossimo.

Ancora alcune settimane, dunque, per inviare scatti ispirati al lavoro realizzato nel 1957 da Frank Cancian, allora giovane studente di stanza per sette mesi proprio a Lacedonia, diventato poi antropologo e docente di fama mondiale.

Un paese italiano

L’evento, giunto alla terza edizione e il cui tema di quest’anno è “Un paese italiano, 2019”, è organizzato dall’associazione LaPilart con la collaborazione della Pro Loco “Gino Chicone”, il sostegno dell’amministrazione comunale di Lacedonia e la partnership di FIAF –Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche. In giuria personaggi di chiara competenza e comprovato prestigio. A emettere il verdetto saranno infatti la coordinatrice Simona Guerra, esperta in ordinamento e valorizzazione di archivi fotografici e autrice di biografie e saggi di fotografia, Francesco Faeta, antropologo visuale, fotografo, documentarista etnografico e docente presso l’Università di Messina, e Francesco Zizola, fotografo, fresco vincitore del prestigioso World Press Photo of the Year.

Il contest affonda la propria essenza in un’idea del tutto originale: far rivivere i 1801 scatti di Cancian – custoditi ed esposti proprio a Lacedonia, presso il Museo Antropologico Visivo Irpino. Un modo per rinverdire di anno in anno il legame con lo sterminato patrimonio che il professore americano ha voluto donare alla comunità lacedoniese.

La tradizione

I partecipanti sono chiamati a presentare opere fotografiche traendo spunto dalle 20 selezionate per quest’anno. Insomma, una reinterpretazione di quelle immagini libera, attualizzata e personalizzata.

Così come il lavoro fotografico del giovane Cancian indagò a Lacedonia tutti gli ambiti di vita di una comunità rurale colta nel cruciale momento di passaggio della seconda metà degli anni ’50 del secolo scorso, allo stesso modo la richiesta ai nuovi autori è quella di prendere spunto dai temi e dai soggetti del 1957 per raccontare come tutto questo possa essere tradotto nell’oggi. Una traduzione – e in certi casi un cambio di senso – dato alle azioni, ai gesti quotidiani e ai luoghi che ovviamente non sia conseguenza soltanto del naturale cambiamento che il trascorrere del tempo impone, ma costituisca anche una riflessione sulle nuove sfide che la società odierna è chiamata a vivere.
Sono ammesse fotografie scattate ovunque sul territorio italiano a partire da un anno solare prima della pubblicazione del bando, ovvero dal giugno 2018 fino alla scadenza del 22 settembre 2019. Il concorso selezionerà un gruppo di 20 fotografie finaliste, da esporre presso il MAVI in una mostra conclusiva annuale insieme alla serie di 20 foto di Cancian poste a base del concorso.

Le opere vincitrici

La mostra sarà inaugurata nell’ambito dell’evento “1801 passaggi”, nel corso del quale saranno proclamate e premiate tre opere vincitrici. Da quest’anno, inoltre, proprio Frank Cancian assegnerà personalmente una menzione speciale a una fotografia, scegliendole tra le venti finaliste. Info, bando e materiali: museomavi.it


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