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Soundreef incontra SIAE e il Ministro Bonisoli
07 Mar 2019 19:31

Sabato 2 Marzo, a Bari, si è tenuto un importantissimo incontro in cui ci si è confrontati e si è discusso su un importante argomento che nella velocità di crescita del web è spesso passato in secondo piano, e quindi poco salvaguardato: il diritto d’autore nell’era digitale.

Davide d’Atri, Mogol e il Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli hanno dibattuto su tematiche che spaziano dalla direttiva europea per il copyright al rilancio della musica italiana. Durante l’evento si è parlato anche di istituire  un tavolo comune per discutere e legiferare sulla tutela del diritto d’autore sul web.

I colossi del web come social e DSP hanno riconosciuto in minima parte o addirittura in nessun caso, un compenso per il diritto d’autore.

Tra i social più frequentati c’è sicuramente Facebook che non riconosce un compenso per i diritti d’autore mentre digital streaming come Spotify lo riconosce con cifre minime.

Basti pensare che un ascolto di una canzone su Spotify, per il servizio musicale che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, viene quantificato in un centesimo di euro.

Soundreef vince il “CREATIVE INDUSTRIES AWARD”

Davide d’Atri – AD Soundreef S.p.A e Francesco Danieli – CEO Soundreef Ltd, hanno ritirato il riconoscimento, dedicato al mondo dell’innovazione, assegnato alla scale-up italo-britannica Soundreef per aver rivoluzionato e digitalizzato la gestione della tutela dei diritti di autore.

La cerimonia, organizzata dal Consolato Generale Britannico di Milano e dal Department for International Trade (DIT) ha visto protagonista Davide D’atri (AD Soundreef S.p.A) e Francesco Danieli (CEO Soundreef Ltd) che hanno ritirato il premio dedicato al mondo dell’innovazione.

Soundreef è uno delle più importanti società di collecting che ha utilizzato l’innovazione digitale per la musica: dalla tutela dei brani, al report in cui l’autore può conoscere dove sono state passate le proprie canzoni tra web, radio e tv.

E se si tornasse ad acquistare album su supporti come cd e vinili direttamente dagli artisti indipendenti o dagli store delle major senza passare da Youtube, Spotify & co. non sarebbe una piccola rivoluzione per la difesa del diritto d’autore e per tornare a valorizzare la musica?


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