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Un Ecomuseo per il mare di Palermo
31 Gen 2014 08:30

Un “Ecomuseo urbano diffuso“, uno spazio di cultura e aggregazione che si rivolge tanto ai turisti quanto ai residenti, coinvolgendoli direttamente nel censimento e nella valorizzazione del patrimonio. È il progetto che sarà inaugurato a Palermo l’8 febbraio, l’Ecomuseo Mare Memoria Viva, una nuova istituzione culturale della città nata dallo sviluppo del progetto “Mare Memoria Viva” con la creazione di percorsi legati alla memoria e al rapporto tra Palermo, palermitani e il prezioso mare.

Mare Memoria Viva è sostenuto dalla Fondazione con il Sud, attraverso il bando storico-artistico 2011, ideato da CLAC – Centro laboratorio arti contemporanee – in partnership con Assessorato alla cultura del Comune di Palermo, Associazione Lecittàdelmondo, Dipartimento architettura – Università degli studi di Palermo, Gruppo SALI, Kursaal srl, Polo museale Val di Mazara e UMIP – Unione Mediatori Interculturali Professionisti, Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali del mare, Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione dei beni culturali della Regione Siciliana e Progetto Mare Negato.

L’iniziativa prevede itinerari costieri volti alla valorizzazione di luoghi, storie e paesaggi poco conosciuti, attività culturali e ricreative.  Il percorso è stato così denominato perché intende promuovere la gestione partecipata dei beni della costa: il termine “ecomuseo” sottolinea l’approccio basato sulla partecipazione e richiama all’esistenza di un “patto con cui i cittadini decidono di prendersi cura di un territorio”.

L’allestimento degli spazi e la loro destinazione a Ecomuseo rappresenterà l’inizio di un processo di sviluppo e valorizzazione in chiave socio-culturale e  turistica delle zone costiere della città, a partire dal sud, nel rispetto delle risorse ambientali e delle identità locali, con lo scopo di inaugurare una lunga serie di riqualificazioni urbane e restituzione alla collettività di un patrimonio ancora negato. Tre saranno le sedi: la tonnara di Vergine Maria, l’Arsenale della Regia Marina e l’Ex Deposito Locomotive di S. Erasmo.

Il corpus di materiali e documenti visivi, le interviste e le storie, sono state rielaborate per diventare l’allestimento multimediale dell’Ecomuseo, insieme a materiali d’archivio di fotografi e videomaker della città. Tra gli aspetti innovativi, l’uso delle nuove tecnologie, l’adozione dell’arte e della creatività per raccontare il patrimonio, e la cooperazione sperimentale per la gestione partecipata del patrimonio culturale.

Con questa nuova iniziativa – affermano il sindaco Orlando e l’assessore Francesco Giambrone – si arricchisce la rete museale della città e si rafforza anche quella culturale. Entrambe porteranno alla concreta costruzione di nuovi elementi per la candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura 2019, oltre ad aggiungere nuovi traguardi per il recupero della costa sud, su cui sta lavorando l’intera giunta. L’iniziativa adottatata – conclude Giambrone – ha anche lo scopo di contribuire con nuovi elementi partecipativi, attraverso incontri e dibattiti, alla vita quotidiana degli abitanti del posto“.

Il grande mare e le spiagge d’eccezione per la provincia di Palermo, conquistano siciliani, italiani e stranieri, indistintamente. Sono piccoli paradisi lungo la costa settentrionale dell’isola siciliana: sii parte con il versante nord, con spiagge come Capo Gallo, Sferracavallo, Capaci, Magaggiari, Punta Raisi e Balestrate, per poi procedere verso sud, con perle come Crucicchia, Santa Flavia, Capo Zafferano, Campofelice di Roccella, Lascari e Cefalù. Non solo consigliate, ma addirittura doverose le soste in due mete balneari:  Mondello, tra il monte Pellegrino e Monte Gallo, litorale di sabbia bianca lungo quasi 1,5 chilometri frequentatissimo dai palermitani e l’Isola delle Femmine, antico borgo marinaro, preso di mira da turisti, italiani e stranieri, che prende il nome dalla piccola isola, circondata dalle limpide acque mediterranee.


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