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VaZapp ad Agrogeneration, summit internazionale di food innovation
31 Lug 2016 16:13

Si è chiuso venerdì scorso il più grande evento dedicato alla food innovation dopo Expo2015.

Agrogeneration, questo il nome della manifestazione svoltasi tra Messina e Catania dal 18 al 22 luglio, promosso dal CREA e dal MIPAAF, che ha avuto VaZapp come community partner, insieme a realtà quali: Future Food Institute, Ruralhub e le Università degli Studi di Catania e Messina.

Filo conduttore della settimana è stato la nutrizione del Pianeta e le opportunità per i giovani legate all’agricoltura, in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Il tema, che è anche la mission di VaZapp ­da qui la sua presenza così fortemente voluta dagli organizzatori ­si è sviluppato attraverso due momenti, distinti per dinamica e geografia.

Dal 18 al 20 luglio, nella Cittadella Sportiva Universitaria dell’Università degli Studi Messina, ricercatori, startupper, makers, studenti da ogni parte del mondo ed esperti del settore agrifood sono stati i protagonisti di Feeding Fair, un hackathon per trovare soluzioni innovative a sfide sulla produzione agricola e la nutrizione.

La 3 giorni messinese, ribattezzata hackmessina, si è conclusa con la presentazione dei 5 progetti in gara:

  • Scarto d’Oro team composto da 7 persone provenienti da Marocco, Algeria, Colombia, Olanda, Egitto e Italia. Scopo del progetto è ottenere prodotti ad alto valore aggiunto dagli scarti della lavorazione del pomodoro.
  • YuZoo team composto da 3 italiani e una ragazza lituana, è una piattaforma per dare la possibilità ai cosiddetti Urban Animals, ovvero quelle persone che sono abituate a spendere il proprio tempo in città, tra pareti di cemento, di riscoprire il legame con il mondo agricolo attraverso il contatto diretto con la natura e le attività contadine. L’app YuZoo fornirà una mappa dettagliata delle aziende in cui si svolgono attività aperte al pubblico e darà la possibilità di prendere parte a singole attività, oppure scegliere un percorso più articolato e guadagnare crediti da spendere poi presso le aziende del circuito. Una sorta di gioco a punti.
  • Food Farm’ony team composto da 6 persone: 2 americani, 1 norevegese e 3 italiani vuol rivoluzionare il modo di fare turismo. Attraverso una mappa, fisica ed elettronica, utilizzata da turisti (soprattutto stranieri), per scegliere il percorso sensoriale da seguire tra quelli proposti. Una guida per interpretare al meglio l’enogastronomia del Paese che è fatta di piccoli produttori che hanno difficoltà a farsi conoscere nei grandi circuiti del turismo. Inoltre il progetto prevede la stampa di cartoline con gli odori dei luoghi visitati. Un modo per ricordare e raccontare le esperienze vissute.
  • Zagara ­Sicilian Citrus Experience team di 7 giovani provenienti da Canada, Portogallo, Francia, Germania. Cina e Italia. Attraverso un percorso educativo rivolto ai bambini, Zagara racconta la storia della Sicilia ed insegna a prendersi cura della natura.
  • Food Flowers Pirates team composto da 5 ragazzi provenienti da Italia, Romania, Canada, Turchia, Moldavia. L’idea è quella di diffondere la cultura dei fiori come alimento e della possibilità di coltivarli in proprio, a casa o in giardino. Il progetto è indirizzato principalmente ai bambini, per avvicinarli alla natura e ad un cibo alternativo sostenibile e sicuro dal punto di vista alimentare. Ogni fiore riporterà una specifica etichetta con le istruzione per la coltivazione e il sapore del fiore stesso, molto spesso simile ad altri alimenti (ostriche, formaggio, ecc…).

Chiuso l’Hackathon, l’ex Monastero dei Benedettini a Catania ha aperto le porte, il 21 e il 22 luglio, alla seconda fare di Agrogeneration che ha riunito studenti, agricoltori, imprese, artigiani e giovani startupper per discutere e avanzare proposte sulle sfide dell’alimentazione globale.

La prima giornata catanese si è aperta con 6 workshop che hanno affrontato i diversi aspetti culturali e tecnologici del nostro rapporto con l’agricoltura attraverso due principali filoni di discussione: Agroscience e Agrocoolture.

Il chiostro del Monastaro ha ospitato 10 tavoli di co­progettazione, a cui hanno preso parte oltre 300 esperti con il compito di approfondire le dimensioni dello sviluppo intorno a dieci principali temi di discussione: Generazione 3.0; Generazione Dop; Generazione mediterranea; Generazione frodi zero; Generazione Europa; Generazione Fame Zero; Generazione SprecoZero; Generazione Impatto zero; Generazione Expo; Generazione in rete.

In serata si è tenuto, invece, il MedTalk, una rassegna di storie di food heroes del Mediterraneo, tra loro Giuseppe Savino, fondatore di VaZapp che in 10 minuti ha raccontato la nascita, il percorso e le prospettive future dell’hub. Dieci minuti che sono bastati a proiettare Foggia e il progetto VaZapp in uno scenario internazionale.

La settimana siciliana si è chiusa venerdì 22 luglio, con una cerimonia conclusiva, moderata da Riccardo Luna.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Catania Enzo Bianco, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia Antonello Cracolici e del Sottosegretario delle politiche agricole Giuseppe Castiglione, spazio agli interventi di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti giovani e Raffaele Maiorano, presidente di Anga – giovani di Confagricoltura.

Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana ha sottolineato la fase di emergenza che il Pianeta vive, dal punto di vista climatico e dello sfruttamento delle risorse che porta a cambiamenti nel clima e, quindi, nelle produzioni.

A fotografare lo stato di salute della Terra, dal cielo, l’astronauta Luca Parmitano.

Con lui David Avino, amministratore delegato di Argotec, la società italiana che produce il cibo per gli astronauti e ha sperimentato la prima macchina per il caffè espresso in una missione spaziale.

A concludere la due giorni il Ministro Maurizio Martina che, visto il successo della manifestazione, ha annunciato che Agrogeneration diventerà un appuntamento stabile, un laboratorio di costruzione del nuovo modello agricolo italiano. Martina dalla Sicilia, dal cuore del Mediterraneo lancia una sfida cruciale: portare l’Italia ad essere in 5 anni leader europeo nell’agricoltura di precisione, quella rralizzata grazie all’utilizzo di droni. L’obiettivo è passare dall’1 al 10% della superficie agricola lavorata con mezzi di agricoltura di precisione in tutto il Paese.

“A ottobre ­- ha annunciato il Ministro ­- presenteremo il piano di azioni con investimenti e strumenti nazionali e regionali di supporto. Scelte concrete per rispondere anche alle
richieste dei tanti ragazzi che hanno animato Agrogeneration. Nelle loro mani c’è il futuro del cibo, il nostro futuro”.

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