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Navigator a casa, ma arrivano nuove assunzioni nei Centri per l’impiego
15 Nov 2021 10:56

  • Molti parteciperanno ai nuovi bandi emanati dai Centri per l’impiego
  • La manovra di bilancio stanzierà nuove risorse per il funzionamento dei CPI
  • Necessari interventi per assicurare l’omogeneità dei servizi erogati

Mentre arriva la notizia del mancato rinnovo del contratto di 2500 navigator, prosegue, anche se un po’ a rilento sulla tabella di marcia, il piano straordinario di assunzioni nei centri per l’impiego italiani. Molte regioni hanno già emanato i primi bandi, mentre per altre si attende a breve la pubblicazione degli avvisi.

I nuovi ingressi rientreranno in un vasto piano di assunzioni, che servirà a riorganizzare i servizi per il lavoro, a potenziare la dotazione informatica degli uffici, ampliare le sedi territoriali, ridurre il gap di competenze e raddoppiare l’organico, assumendo personale qualificato in grado di affrontare le sfide legate al Recovery Plan e alla transizione digitale.

In particolare, si punterà all’avvio del programma Gol – Garanzia di occupabilità dei lavoratori, che includerà una serie di iniziative volte a favorire l’occupazione, soprattutto giovanile.

I navigator tenteranno la strada dei concorsi

La riforma del Reddito di cittadinanza lascerà a casa i 2500 navigator, che per due anni hanno accompagnato i percettori del sussidio nel loro percorso di accesso al mercato lavorativo e molti di loro si stanno già candidando per gli 11.600 posti banditi dalle regioni nei centri l’impiego o ancora da bandire.

I navigator, da subito accolti con diffidenza e una scia di polemiche, hanno però svolto un ruolo importante affiancando il personale dei centri per l’impiego nell’accoglienza dei beneficiari di reddito di cittadinanza, tramite convocazioni e colloqui, nell’attività di “presa in carico” per la stipula del Patto per il Lavoro, nella stesura, nel monitoraggio e nella verifica dei piani personalizzati di accompagnamento al lavoro.

Nella manovra più fondi per i centri per l’impiego

La stessa manovra di bilancio che rispedirà a casa i navigator ha definito, nell’articolo 21, nuove risorse per il funzionamento dei centri per l’impiego.

Per lo svolgimento delle attività dei centri per l’impiego si prevede un incremento dei fondi per un totale di 90 milioni di euro per il solo 2022 così suddivisi:

  • 70 milioni di euro per il funzionamento e nuove assunzioni nei CPI;
  • 20 milioni di euro per l’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, non occupati né inseriti in un percorso di studio o formazione.

Si tratta di una riforma ineludibile, soprattutto in vista dell’attuazione del PNRR e del quadro sconfortante tracciato dalla Corte dei Conti sui Centri per l’impiego italiani, che rimarca la necessità di definire chiare misure, interventi e regole che, pur consentendo il dovuto margine di flessibilità richiesto dalle specificità territoriali, assicurino una maggiore omogeneità dei servizi erogati in tutto il Paese.


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