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Reddito di cittadinanza, i 2500 navigator non saranno riconfermati
11 Nov 2021 16:03

  • La bozza della legge di bilancio non prevede il rinnovo del contratto dei navigator
  • Saranno le agenzie per il lavoro private a svolgere al loro posto le attività di intermediazione
  • I sindacati in piazza a Roma il 18 novembre per protestare contro la decisione del governo

Addio a 2500 navigator. Il Governo ha infatti deciso di non rinnovare i contratti dei tecnici che hanno accompagnato in questi due anni i percettori del Reddito di cittadinanza nel mondo lavorativo e che erano stati prorogati fino a dicembre 2021 dal dl Sostegni.

La stretta sul reddito di cittadinanza ha colpito soprattutto loro, assunti con contratti co.co.co., senza poter usufruire di ferie, tredicesima e malattia che oggi vengono rispediti a casa, nonostante le rassicurazioni ricevute in questi mesi da tutti i partiti, sprecando, di fatto, l’esperienza acquisita in questi due anni.

Al loro posto subentreranno le Agenzie per il lavoro private, che senza un vero e proprio passaggio di testimone, affiancheranno i centri per l’impiego, potendo contare sul 20% dell’incentivo previsto per il datore di lavoro per ogni percettore del reddito di cittadinanza assunto.

I sindacati: “Grave errore, scenderemo in piazza”

Secondo i sindacati si tratta di una decisione palesemente sbagliata, un’inversione di rotta che oltre a mandare a casa 2500 navigator già formati, rischia di mettere in ginocchio i centri per l’impiego, che vanno invece rafforzati.

Cgil, Cisl e UiI hanno indetto una manifestazione di protesta a Roma il 18 novembre, per chiedere “a tutte le forze politiche di rivedere questa scelta sbagliata, affinché venga trovata una soluzione per dar loro continuità”, inserendoli nelle attività previste dal Pnrr.

I Navigator “sono professionisti, selezionati e formati, che hanno reso un enorme contributo all’intero sistema delle politiche attive nazionali, oltre che sulle attività specifiche legate al reddito di cittadinanza”, sostengono i sindacati Nidil-Cgil, Felsa-Cisl e Uiltemp.

“Non si può immaginare di ripartire ogni volta da zero senza tener conto delle professionalità maturate da questi lavoratori in due anni di attività e che risultano indispensabili per rafforzare il nostro asfittico sistema di politiche attive del lavoro”, affermano i sindacati.

I Navigator “devono diventare ancora più parte dell’intero sistema delle politiche attive e dell’orientamento, anche sulle misure che il governo sta prevedendo a favore dei percettori di ammortizzatori sociali, perché il sistema pubblico continui a garantire, da protagonista, assistenza ai cittadini”.

Accordi con le Agenzie per il lavoro private

Secondo la bozza della legge di bilancio saranno le Agenzie per il lavoro iscritte all’Albo e autorizzate dall’Anpal a “svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza”.

Insieme ai centri per l’impiego le agenzie private avranno il compito di agevolare l’occupazione dei percettori del Reddito di cittadinanza.

Nel testo della bozza di bilancio per favorire l’occupazione dei percettori del sussidio “per ogni soggetto assunto a seguito di specifica attività di mediazione” sarà riconosciuto alle agenzie private il 20% dell’incentivo previsto per il datore di lavoro


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