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Caro #turista, in #Calabria troverai #meraviglia e stupore
20 Lug 2015 06:26

L’estate ormai è pienamente arrivata e tra i soliti problemi di un turismo che non decolla (e mi chiedo di quale tipo di turismo si parli), della drammatica situazione delle infrastrutture (vedi interruzione della A3 Salerno – Reggio Calabria per il cedimento del viadotto Italia) e dei servizi per il turismo, dello stallo della politica regionale che solo ora (dopo un anno) assiste al parto di una super Giunta tecnica, c’è un fermento fatto di giovani, cittadini, operatori turistici e culturali, imprenditori sociali e grandi aziende del territorio che creano interessanti “spazi” di innovazione e cultura.

Caro turista che decidi di trascorrere una vacanza-avventura in Calabria, superando disservizi, ingegnandoti per spostarti dal mare alla montagna, alla ricerca di un pezzo di mare pulito sfuggito alla nostra incuria, sappi che nel tuo viaggio potrai scegliere una strada alternativa e imbatterti in tanti festival, concerti, iniziative culturali sparse dal Pollino alla punta di Reggio Calabria. Potrai scoprire così tanti borghi meravigliosi, quasi del tutto abbandonati e oggi rinati grazie all’intraprendenza di tanti giovani che si stanno dedicando alla riconquista della storia e dei suoi luoghi in questa terra.

Per esempio potresti andare a vivere il FRAC Festival, unione di musica ambient, post hip hop e tecno con la visual art in scena dal 24 al 26 luglio nel Palazzo rinascimentale di Aieta, eletto come uno dei Borghi più belli d’Italia. E ancora il primo Festival internazionale di cinema indipendente in Calabria: La Guarimba, ad Amantea dal 7 all’11 agosto, per riportare la gente al cinema e il cinema alla gente. Dalla costa di Amantea al piccolo paesino abbandonato di Cleto dove dal 2011, nel cuore del mese di agosto ( 19 – 20 – 21 agosto), l’associazione La Piazza mette in scena le tradizioni, la vita e le migliori energie della Calabria attraverso la musica, l’arte, la fotografia, i dibattiti e l’enogastronomia per riscoprire il patrimonio culturale della nostra terra.

Potresti alloggiare presso l’albergo diffuso di Ecovacanze Belmonte, all’interno delle casette ristrutturate pensando alle funzioni che avevano nell’antico centro storico di questo borgo a picco sul mare. Dalla filanda alla casetta incastonata nella roccia usata un tempo come rifugio per il piccolo allevamento domestico di animali, tutto è stato reinventato e reso armonioso per restituire splendore e vita alle storie vissute in questo borgo. E perché non sistemarsi a Civita, tra i meravigliosi comignoli e le case Kodra che osservano incuriosite le persone che si aggirano tra i vicoli del piccolo borgo arbëreshë del Pollino.

Scendendo lungo l’ultima parte dello stivale c’è il Filocastrum Fest, un vero e proprio Festival medioevale nel cuore della provincia vibonese; e ancora sparsi per tutta la regione i concerti del Peperoncino Jazz Festival che da anni rappresenta la colonna sonora delle estati calabresi. Fino ad arrivare a Riace per il Festival cinematografico dedicato alle migrazioni e delle culture locali dal 21 al 29 luglio, il melting pot più riuscito dove gli immigrati sono una risorsa che ha restituito vita e anima ad un borgo fantasma.

Tutti questi progetti, e l’elenco sarebbe in realtà lunghissimo, hanno in comune la stessa forza, quella di gruppi di persone desiderosi di produrre cultura, lavorare con la cultura e diventare imprenditori culturali perché questo è il patrimonio più grande che abbiamo, e allo stesso tempo è quello che per decenni è stato abbandonato, declassato, spesso nascosto e deturpato.

Turismo culturale, turismo sportivo, turismo sostenibile o sociale, comunque lo vogliate chiamare è questa la strada giusta da perseguire e per fortuna molti calabresi visionari lo hanno capito. Nel frattempo che anche la politica si accorga che le strategie per il turismo si preparano almeno un anno prima dell’effettiva stagione estiva, che si renda conto che ci sono meravigliose esperienze da supportare e mettere concretamente in rete, che la Calabria non è l’Emilia Romagna, tu devi sapere, caro turista, che nei piccoli borghi trovi la meraviglia e la bellezza e vedrai che faticare tanto per arrivarci sarà stato premiante. E chissà che la prossima volta che verrai in questa terra non sarai ospitato da una startup sul turismo a forte vocazione etica che cresce nel Campus Goel*.

* incubatore di startup a forte vocazione etica e innovativa.

** la foto di copertina è  del Borgo antico di Cleto concessa dal Cleto Festival


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