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Il 70 per cento dei #palazzi di #Napoli sono a rischio
23 Set 2015 05:59

Il 70% degli edifici del patrimonio immobiliare napoletano, non è a norma.

Sono a rischio.

E’ il dato choc emerso al convegno organizzato dall’Ordine degli ingegneri di Napoli.

Una parte consistente delle costruzioni è a rischio caduta calcinacci, e a questi si aggiungono quelli che non rispettano la normativa antincendio e quella inerente alla presenza di amianto.

L’assessore all’urbanistica del comune partenopeo, Carmine Piscopo, ha affermato che nel 2015 sono stati eseguiti circa 1000 “spicconamenti”.

Inoltre sono 700 i centri condominiali sottoposti a diffida.

Ma i soldi per le ristrutturazioni scarseggiano e si fa fatica a seguire la vigilanza su tutti i lavori.

Quindi tanti napoletani vivono in edifici colpiti da ordinanze, che intimano lavori urgenti.

E dove in molti di essi, il cemento è vecchio solitamente di cinquant’anni.

Nel convegno, tutto dedicato ad una emergenza enorme quanto pericolosa, è emerso che gli edifici costruiti poco dopo la seconda guerra mondiale, nati quindi in una situazione di precarietà economica, potrebbero essere vittima di gravi carenze.

Per esempio, il ferro all’interno dei pilastri potrebbe essere arrugginito o scomparso. Oppure essere stato sostituito addirittura con reti di pollai e scarti vari. Infatti proprio con questi scarti di materiale, era stato  costruito il teatro Triaton, demolito 30 anni fa.


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