Una pellicola fatta di testimonianze lunga quanto la storia di più di 70000 bambini. La storia delle storie di Pasta Nera di Alessandro Piva è quella della fame del Mezzogiorno.
Tra il 1945 e il 1952 più di 70.000 bambini del Sud più svantaggiato furono ospitati temporaneamente da famiglie del Centro-Nord. Quei bambini presero in quegli anni il primo treno della loro vita, per lasciarsi alle spalle la povertà e le macerie del dopoguerra e vivere un’esperienza che non avrebbero mai più dimenticato. Pasta Nera riporta alla luce uno dei migliori esempi di solidarietà e spirito unitario nella storia del nostro Paese.
Pasta Nera descrive una verità semplice che fa male, sbattendo in faccia a chi guarda storie di uomini e donne lacerati, ancora oggi tra le rughe di vecchiaia, dal loro stesso vissuto.
Premiato alla Mostra del Cinema di Venezia e nominato come migliore documentario di lungometraggio ai David di Donatello, il film è rientrato la settimana scorsa nella rassegna-workshop ‘Maestro sarà lei! – parole, luci e suoni nel cinema‘ del Cineporto di Foggia: tre giornate, una full immersion nel mondo del cinema, conclusesi con la proiezione del docufilm firmato Seminal Film e distribuito da Cinecittà Luce.
Cinquantaquattro minuti di storia, nera come la fame, sviscerata a denti stretti, con un nodo saldo in gola, dalla gente di un Sud Italia che ha il coraggio ancora di mettersi in gioco e raccontare pagine di esistenza vergognose.
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