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La storia del Tribunale di Lucera non si cancella facilmente. #Giustiziaddio
10 Mag 2015 08:45

La chiusura del Tribunale di Lucera varca i confini di ogni rassegnazione per Pippo Agnusdei, il candidato Consigliere regionale nella lista “Emiliano sindaco di Puglia” e che  per undici anni, sino all’ultimo giorno di vita del Palazzo di Giustizia, è stato a capo dell’Ordine degli Avvocati di Lucera.

La storia del Tribunale di Lucera non si cancella facilmente.  L’ha dichiarato con fermezza Agnusdei, parlando del suo Tribunale, lo stesso che fino a poco tempo fa si affermava a metà della classifica di tutti i Palazzi di Giustizia d’Italia e che da Roma è stato tagliato fuori dalla geografia giudiziaria nazionale seminando il  totale malcontento della popolazione, delle associazioni degli avvocati e degli operatori della giustizia.

Assieme al Tribunale di Lucera sono state sbattute fuori tutte le Sezioni Distaccate del suo Circondario, oltre che le  numerosissime sedi di Uffici del Giudice di Pace. Una perdita immane per l’intera collettività, costata risorse ed energie a chi c’ha dedicato buona parte dell’esistenza, e che continua a combattere questa dolente battaglia: “Stiamo continuando ancora a voler pensare che sia possibile riavere a casa la nostra storia, e fare in modo che non solo Foggia possa avere accesso alla giustizia –  dice Agnusdei, che continua – Quando ho avuto il privilegio di essere Presidente dell’Albo degli Avvocati di Lucera , assieme ai miei colleghi, abbiamo fatto in modo che potesse essere istituita nel nostro territorio una Sezione Istruttoria del Tribunale per i minorenni,  la cui sede attualmente è a Bari. Ci stavamo preoccupando di estendere l’efficienza di una terra piena di eccellenze e di risorse. Adesso  ci siamo trovati a lottare per quello che avevamo a disposizione”.

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Sulla base dell’oggettiva valutazione di vari criteri, il Tribunale di Lucera poteva essere conservato. E la battaglia per il suo ripristino è ancora in corso. La speranza è ancora viva: “ Il 22 settembre verrà discusso dinanzi alla Corte Costituzionale un procedimento che è sorto a seguito di una ordinanza emessa da un giudice del Tribunale  di Torino e che riguarda la legittimità costituzionale della normativa che ha portato alla soppressione dei tribunali – comunica Pippo Agnusdei con tenacia –  Il fatto che (lo scorso luglio) siamo stati considerati parte di questo procedimento è già un primo risultato: è’ stato ritenuto ammissibile il nostro intervento”.

Senza dubbio,  passare dall’ammissibilità all’accoglimento sarà un’ardua impresa. “Ma abbiamo la possibilità di discutere. E noi – conclude l’avvocato e giurista lucerino – ce la metteremo tutta”.


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