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L’ho promesso, nessuna nuova perforazione petrolifera in Basilicata
09 Apr 2015 06:50

Rigore della chiarezza e severità della verità.

E’ quello che ho scelto, soprattutto dopo le discussioni sul decreto Sblocca Italia.

E l’ho ribadito anche in Consiglio durante la mia relazione sull’accordo preliminare sottoscritto al Mise: sono state rigettate tutte le istanze di estrazione compresa l’unica richiesta su mare.

Le uniche autorizzate riguardano gli accordi del 1998 con Eni in Val D’Agri e del 2006 con Total a Tempa Rossa.

Dall’accordo che libera 130 milioni di euro per la Basilicata sono indubbi i risultati ottenuti che guardano equità, solidarietà, sviluppo economico, innovazione tecnologica, risparmio energetico, politiche attive del lavoro.

Abbiamo sempre considerato ingiusta ed iniqua la carta carburanti perché attribuiva indistintamente a tutti un identico beneficio, indipendentemente dalle necessità e poi perché concesso ai soli patentati, escludendo altre fasce di popolazione, semmai con più bisogni.

Ma grazie al lavoro congiunto di tutti nel 2014 siamo riusciti in una impresa non facile, anche grazie ad una proficua interlocuzione con il governo di Matteo Renzi, ed in particolare con il ministro Guidi ed il sottosegretario Vicari.

Sempre in Consiglio approvate anche due importanti mozioni: una sulla viabilità secondaria fra Potenza e i Comuni di Acerenza, Cancellara e Oppido Lucano e l’altra sul turismo culturale.


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