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Cravatte ecologiche al G20 di Napoli: la sfida di Orange Fiber e E. Marinella
20 Lug 2021 06:54

  • Orange Fiber è stata fondata a Catania nel 2014 da Adriana Santonocito ed Enrica Arena
  • Produce un tessuto innovativo a partire dai sottoprodotti dell’industria di trasformazione degli agrumi
  • Diverse collaborazioni con brand internazionali

Anche l’alta moda può essere ecosostenibile. Orange Fiber vuole dimostrarlo, producendo un tessuto dai sottoprodotti dell’industria di trasformazione degli agrumi ormai dal 2014. Dopo le sue collaborazioni con Ferragamo e H&M, ora l’azienda catanese collabora con E. Marinella creando il cadeau ufficiale del G20 a guida italiana.

Orange Fiber e E. Marinella: la sfida dell’ecosostenibilità

Sarà un G20 dedicato all’ambiente quello che si svolgerà a Napoli da oggi al 23 luglio. Ed è proprio da qui che arriva la sfida di Orange Fiber e E. Marinella, che si sono unite per produrre una collezione di cravatte e foulard totalmente ecosostenibili.

L’impresa siciliana ha realizzato i tessuti. “Noi abbiamo fatto il finissaggio di quel tessuto – ha spiegato invece Maurizio Marinella all’ANSA – ed è nata così la collezione di cravatte e foulard provenienti dalle bucce d’arancia che verranno regalate ai capi di Stato e ai ministri dell’Ambiente”.

L’imprenditore napoletano, a capo dell’azienda centenaria, ha poi spiegato: “Abbiamo pensato anche alla bustina di plastica della cravatta, realizzandola in un materiale che quando viene accartocciato tira fuori dei polimeri che distruggono la bustina“. Una dimostrazione che l’economia circolare può esistere anche nella moda, e che il sud è in grado di creare soluzioni innovative anche a partire dai prodotti della terra.

Dal 2014 un’idea di moda diversa: la storia di Orange Fiber

Ogni anno solo in Italia l’industria di trasformazione degli agrumi produce circa 700.000 tonnellate di sottoprodotto la cui gestione e smaltimento comporta elevati costi per le industrie del settore e per l’ambiente. È così che l’azienda catanese annuncia il proprio progetto imprenditoriale sul suo sito ufficiale.

La soluzione per Adriana Santonocito ed Enrica Arena, fondatrici di Orange Fiber, è stata di riutilizzarli. Attraverso un innovativo processo brevettato Orange Fiber estrae una cellulosa atta alla filatura a partire da questi sottoprodotti, che viene poi trasformata in filato e tessuto attraverso. Questo è il progetto della della PMI innovativa, che oggi dà lavoro a sei persone. E così i tessuti made in Italy hanno già conquistato diversi brand di moda, partendo dal brand Salvatore Ferragamo, che nel 2017 ha trasformato le stoffe “green” in una collezione impreziosita dalle originali stampe del designer siciliano Mario Trimarchi.

Nel 2019 la collaborazione con H&M anche col grande pubblico, con il sold-out del top ideato dal brand sulla base dei tessuti siciliani nel giro di poche ore. Infine l’approdo al G20 grazie alla collaborazione con Marinella. Ma non solo.

I cuscini per Tecla la casa ecosostenibile stampata in 3D da Wasp e Mario Cucinella Architects

Non è solo quello con l’azienda napoletana il progetto di Orange Fiber per quest’anno. I tessuti eco-friendly sono infatti approdati anche nella prima casa ecosostenibile stampata in 3D di sempre. Si tratta di Tecla – Technology and Clay, che ha un’abitazione progettata e realizzata da Wasp e Mario Cucinella Architects tramite l’utilizzo di più stampanti 3D per l’edilizia e terra cruda. Per il copri materasso e i cuscini dell’area notte della casa sono stati usati i tessuti provenienti dalle bucce d’arancia. Un’idea che ha reso perfettamente coerente con il concetto di economia circolare la realizzazione della casa.

Per il coprimaterasso e i cuscini dell’area notte della casa sono stati usati i tessuti provenienti dalle bucce d’arancia. Un’idea che ha reso perfettamente coerente con il concetto di economia circolare la realizzazione della casa.

A ottobre 2021, invece, è prevista la presentazione di una nuova collezione di tessuti realizzati a partire dalla TENCEL™ Limited Edition x Orange Fiber, la prima fibra di lyocell a marchio TENCEL™ composta da cellulosa da arancia e cellulosa da legno nata dalla partnership tra l’azienda siciliana e il Gruppo Lenzing, leader mondiale nella produzione di fibre tessili speciali a partire da legno.

La Sicilia al centro della storia di impresa

Ma non tutto è sempre stato così semplice. Trasformare l’idea di business, frutto della collaborazione con il Politecnico di Milano, in un’impresa non è stato immediato. Nel 2014 è stato depositato il brevetto internazionale, ma per realizzare i primi prototipi di tessuti servivano fondi.

La soluzione è nata proprio dalla Sicilia. “La sostenibilità, la moda e la Sicilia sono i tre ingredienti fondamentali di Orange Fiber”, ha raccontato Enrica Arena a Focus Sicilia. E continua: “Il supporto ci è arrivato da business angels catanesi che hanno creato la leva finanziaria necessaria per avviare i finanziamenti agevolati da bandi pubblici. È a loro che va la gratitudine per aver permesso ad Orange Fiber di muovere i primi passi verso il prototipo e il mercato”.

All’inizio il contributo economico principale è arrivato quindi da investitori, fondi pubblici e grant (tra cui il Global Change Award). Poi è stata completata anche una campagna di crowdfunding su CrowdFundMe, che ha permesso ad Orange Fiber di avviare un piano di investimenti per aumentare la propria capacità produttiva e soddisfare le numerose richieste dei brand. Oggi l’azienda si appoggia su due impianti un impianto di produzione in Sicilia con una capacità produttiva di 15 tonnellate/anno.

(Foto da http://orangefiber.it)


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