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Raddoppio della linea Catania-Palermo, a settembre i primi 6 km del nuovo tracciato
08 Giu 2021 07:42

  • Posa della prima trave in acciatio del viadotto Vigne Vecchie
  • A settembre i primi sei chilometri della nuova Palermo-Catania
  • Tra un anno dovrà essere pronto il primo lotto

È stata avviata e conclusa la posa della prima delle nove travi in acciaio da 40 metri che comporranno il viadotto Vigne Vecchie, sulla tratta ferroviaria Bicocca-Catenanuova, nell’ambito del raddoppio della linea Catania-Palermo.

Passo in avanti per l’infrastruttura

«Si tratta di un passo importante verso la realizzazione di questa grande infrastruttura che consentirà ai nostri nuovi treni Pop di viaggiare da Catania e Palermo in tempi più celeri. Questo è uno degli obiettivi che il governo Musumeci si era prefissato e sta raggiungendo». Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, al termine del sopralluogo condotto su tre fronti del cantiere ferroviario. Ad accompagnarlo il dirigente area investimenti sud di Rfi, Salvatore Leocata, il direttore operativo di WeBuild Maurizio La Terza e l’ingegner Fabio Ruffo, i tecnici di Italferr e i sindaco di Catenanuova e Centuripe Carmelo Scravaglieri e Salvatore La Spina.

Tratta interrotta dal 16 giugno al 26 settembre

L’esponente del governo Musumeci ha visitato l’area di Vigne vecchie, il fronte del gallerodotto sopraelevato da 500 metri che oltrepassa il fiume Simeto e l’area di lavori del ponte sul fiume Buttaceto. «Siamo andati a verificare l’avanzamento dell’opera, oggi circa al 40 per cento di sviluppo – ha aggiunto Falcone – sul tratto della Palermo-Catania che, per esigenze di cantiere, dovrà subire una interruzione dal 16 giugno al 26 settembre. In quella data apriremo all’esercizio i primi sei chilometri del tracciato ammodernato. Tutto ciò è possibile grazie alla sinergia con Rfi e impresa esecutrice, a cui va il nostro riconoscimento per gli sforzi compiuti. Tra un anno, invece, tutti i 40 chilometri del primo lotto dovranno essere pronti per regalare ai siciliani una infrastruttura finalmente funzionale».


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