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Ecco chi sono in Sicilia e in Sardegna gli innovatori dell’open data
27 Feb 2015 07:58

La dodicesima puntata di Start Me Up si concentra sugli open data. La scusa arriva dall’open data day che è stato celebrato lo scorso 21 febbraio.

In Sicilia c’è un gruppo molto attivo che fa davvero una miriade di cose.

Abbiamo provato a stilare un elenco con Andrea Borruso (uno dei membri più attivi del gruppo siciliano), ma davvero, non ci stavano tutte.

Fortuna che potete leggerle comodamente in questo post di opendatasicilia.it dove i ragazzi hanno sintetizzato le attività partite sabato scorso.

Non volendo restare solo in Sicilia, si è deciso di spostarsi verso una regione di cui non avevamo ancora parlato: la Sardegna.

Così ho avuto la possibilità di sentire il Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici, Giovanni Battista Gallus che, insieme a Sardinia Open Data, e il patrocinio del Comune di Cagliari e della Presidenza della Regione della Sardegna, è tra gli organizzatori della terza edizione del CAGLIARI OPEN DATA DAY 2015.

Durante il convegno in cui si è cercato di fare un po’ il punto della situazione sarda e tracciare il futuro prossimo.

Tra le altre cose si è anche parlato di Homer, progetto europeo incentrato sul mondo degli open data.

Chiude, infine, la puntata Boom – polmoni urbani, un concorso promosso dal Movimento 5 Stelle Sicilia e Farm Cultural Park di Favara, che intende finanziare 3 progetti di riqualificazione urbana e sociale con un budget di 120.000 € lordi.

Ho incontrato Andrea Bartoli, ideatore di Favara Farm e mi sono fatto spiegare meglio in cosa consiste il bando.

Due parole su Start Me Up:

C’è un sud in movimento e con Start Me Up lo racconto in radio: un appuntamento settimanale che cerca di mettere in risalto i progetti e le storie di chi scommette sulla propria idea e la porta avanti. Ho scelto la radio perché l’ho sempre reputato il mezzo a me più congeniale ed è quello che permette di creare connessioni con più facilità. Sono di Messina, ma non ho mai immaginato un programma incentrato solo sulla mia città. Sin dall’inizio l’intento era quello di raccontare quello che succede da Roma in giù, cercando di fare rete con le altre città del Sud Italia.

Se fino a un anno fa, conducevo il programma in una radio locale messinese, dallo scorso novembre posso contare sul supporto di Spreaker e Keedra, che mi danno una mano a essere presente con un podcast on-line ogni settimana.


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