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La Puglia, terra d’inventori
28 Set 2013 09:09

L’immaginazione creativa sfida la crisi. E la Puglia, con la provincia di Bari in testa, si rivela regione di inventori, al decimo posto nella graduatoria nazionale. Numeri, quelli raccolti dall’Ufficio Marchi e Brevetti della Camera di Commercio di Bari, che raccontano di una vivace intraprendenza imprenditoriale nonostante il periodo di crisi. Ma anche la propensione del territorio a mettere la creatività al servizio di un mondo che avanza, in soluzioni tecnologiche e digitali, come anche a tenere in debito conto tutto ciò che può rivelarsi utile per la sostenibilità dell’ambiente e più in generale per una migliore qualità della vita e cura della persona. Nel far west della globalizzazione c’è chi si è preoccupato pure di tutelare il made in italy dagli imitatori di professione. Da gennaio ad agosto 2013 sono stati 168 le invenzioni e modelli di utilità e 1.369 i marchi che i cittadini pugliesi hanno presentato alle Camere di Commercio.

La provincia di Bari è la più ingegnosa in una regione in cui la creatività non manca. Fra le invenzioni baresi (63 in totale nel periodo di riferimento) c’è una composizione ad uso cosmetico con sansa di olive, una molla per ormeggi ad alta resistenza meccanica ed antiscossone, un sistema di ultima emergenza per trapezio a fascia di kitsurf o windsurf, una bevanda alcolica e analcolica di olive, una porta intelligente a risparmio energetico, un dispositivo per sospendere l’amaca ad un solo albero, un sistema di video tagging, tracciamento e condivisione di immagini per finalità pubblicitarie e di marketing, un tessuto per la realizzazione di un pantalone ad elasticità decrescente verso l’alto con relativo processo di fabbricazione, uno scafo a geometria variabile per imbarcazioni tipo s.w.a.t.c.h. e simili, un sistema per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti solidi urbani, un procedimento per la produzione industriale di acqua di mare idonea per uso alimentare, un contenitore per rossetto e un dispositivo per la segnalazione di posture scorrette.

Non mancano i modelli di utilità, 52 nel barese: ce ne è uno che risolve il problema della collocazione del cucchiaio o altro utensile durante la cottura: è una pinza da apporre sui manici delle pentole con supporto passante, un chiodo endomidollare per la correzione dell’alluce valgo, una grattugia per formaggio telescopica manuale chiudibile e portabile, un cartellino con microchip e codice alfanumerico da apporre sui prodotti per combattere la contraffazione, un telefono cellulare da indossare sugli occhi, un piercing decorativo per automobile, una imbottitura per padelle, un utensile per mangiare olive e per riporne il nocciolo senza contatto manuale, occhiali multimediali trasformabili in cuffia, una mutanda pirata per portatori di nileostomia e colostomia, un pantalone con effetto linfodrenante,un kit per la trasformazione di una bicicletta tradizionale in bicicletta elettrica. 748 i nuovi marchi baresi.

“Scorrendo la lista – dice Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari e vice presidente di Unioncamere Puglia – può elaborarsi una indagine su costumi, abitudini, necessità e soluzioni del nuovo Secolo. La Puglia è all’avanguardia e le innovazioni dei nostri inventori sono lo specchio della modernità che avanza e della loro capacità di recepire il nuovo ed essere altamente competitivi con le loro proposte, dalla domotica al risparmio energetico ma anche al riutilizzo di materiali di scarto tipici del nostro territorio, penso alla sansa di olive per uso cosmetico o alle olive per farne bevande alcoliche e analcoliche o nell’ambito della sostenibilità ambientale al kit per la trasformazione di una bicicletta tradizionale in bicicletta elettrica.

La Puglia e la provincia di Bari in particolare ha dato dimostrazione di grande sensibilità al tema dell’innovazione: è un humus molto fertile che rivela una elevata propensione alla creatività nell’intraprendenza imprenditoriale. Bisogna dire che le istituzioni locali in questi anni non sono state a guardare, ma che hanno sostenuto questo processo virtuoso, attraverso bandi pubblici ed incentivi per la creazione di imprese innovative o percorsi di accompagnamento per le start up, fra cui il nostro ValoreAssoluto, il problema dell’accesso al credito e della formazione restano esigenze ancora solo in parte soddisfatte ma sono state cercate e si continuano a cercare soluzioni anche per questo. La Camera di Commercio lo scorso anno ha organizzato un percorso formativo per facilitare l’accesso del sistema imprenditoriale locale agli strumenti di proprietà industriale, con particolare riguardo alla lotta alla contraffazione, in Italia e all’estero”. E intanto il 30 settembre prossimo al Centro congressi Palacassa, Fiere di Parma, si svolgerà il Salone della proprietà industriale.


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