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Lettera aperta ad un cacciatore “minchione”
28 Set 2013 09:08

Minchione, non è che io ti definisca tale per il piacere di farlo. Tutt’altro, lo faccio a ragion veduta. Altri ti chiamano cacciatore, qualcuno bracconiere, persino criminale. Per me sei solo un minchione.

Nei giorni scorsi hai sparato ad un capriolo femmina. Sei andato in Aspromonte con il tuo fucile da minchione e hai ammazzato uno splendido esemplare di una specie rara.

Minchione.

Hai tolto a tutti noi la possibilità di ammirare una creatura della natura in libertà. Magari di vederla mentre si muove tra gli alberi, che cammina libera o che beve a un ruscello. Ci hai privato di uno spettacolo, solo perché sei un minchione ignorante. Non hai pensato neppure per un solo attimo, ed hai sparato. E poi magari te ne sei anche vantato al bar con i tuoi amici, minchioni come te. Non ti è venuto in mente che quella creatura invece di ucciderla avresti potuto fotografarla, o mostrarla ai tuoi figli o ai tuoi nipoti. No, hai sparato e basta minchione.

Non hai riflettuto sulla ricchezza che hai levato alla collettività, godendo invece del piacere effimero durato il tempo di un colpo di fucile. Minchione, spero tu stia male per quello che hai fatto. Sapendo che non me ne fotte nulla del tuo dolore. Anzi.

Ascolta, spero che la prossima volta che imbracci quella merda di fucile che ti porti appresso ti parta un colpo. Ma non deve ammazzarti, no. Io non sono come te, non ti auguro la morte. Spero che la fucilata ti prenda nelle palle, e che tu viva. Sì, minchione, non sarebbe una grave perdita per te. Forse neppure ci faresti caso, d’altra parte per sparare ad un capriolo le palle non ti servono. Minchione.


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