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Lilliu, l’archeologo che ha scoperto la Sardegna Nuragica
11 Lug 2013 11:11

Cagliari e Barumini si uniscono per celebrare la figura di Giovanni Lilliu. A poco più di anno di distanza dalla scomparsa dell’archeologo di fama mondiale, considerato il massimo conoscitore della civiltà nuragica, saranno allestite due mostre.

La prima tappa è Barumini dove il 12 luglio al Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale intitolato all’archeologo sarà inaugurata “Giovanni Lilliu – Stratigrafie di una vita”. Un anno dopo, il 13 marzo 2014, in occasione del centenario della nascita, a Cagliari, presso il complesso espositivo di San Pancrazio, l’esposizione dei Giganti di Monti Prama inaugureranno “L’isola delle torri.

Giovanni Lilliu e la Sardegna Nuragica”. L’iniziativa vede insieme Comune di Barumini, Soprintendenze ai Beni Archeologici per le Province di Cagliari e Oristano e per le Province di Sassari e Nuoro, in collaborazione con l’Istituto Superiore Regionale Etnografico, le Università di Cagliari e Sassari.

“L’esposizione di Barumini mostra un Lilliu poco conosciuto – sottolinea Paolo Piquereddu, direttore dell’Istituto Etnografico – le sue origini, la vita familiare, la partenza da Barumimi per Frascati, dove si è formato, l’approdo a Roma per la specializzazione, il rientro in Sardegna. Ma non c’è solo l’archeologo. C’è l’intellettuale, il politico, il protagonista di mille battaglie, in primo luogo quella per il riconoscimento della lingua sarda“.

Una mostra che si pone come punto di partenza verso la realizzazione di un Centro di documentazione permanente a lui dedicato. “Il percorso espositivo cagliaritano è invece una mostra organica e generale sulla civiltà nuragica e intende mettere a fuoco i progressi fatti in questo campo, partendo dalle scoperte di Giovanni Lilliu – ha evidenziato il soprintendente archeologico di Cagliari Marco Minoja – una esposizione a 360 gradi sulle presenze archeologiche inedite, attraverso materiali da magazzini e prestiti da musei nazionali e internazionali“.

Da Cagliari sarà trasferita al Museo Etnografico Preistorico Pigorini di Roma.

Foto da Facebook


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