“Se non si cambia la cultura della gestione degli uffici, gli investimenti finanziari, per quanto consistenti possano essere, saranno sempre insufficienti a raggiungere gli obiettivi prefissati e nella PA rimarranno sempre i punti di caduta che ne hanno impedito lo sviluppo – sottolinea Prudenzano -. Solo attraverso questo cambio di cultura verranno incrementati qualità e pluralismo nella P.A. Per quanto attiene le risorse per le nuove competenze che riguardano anche il settore privato, dobbiamo rilevare che, per ora, ci sono fenomeni legati ad accordi che servono solo a risolvere problemi contingenti all’interno delle aziende senza nessuna prospettiva per le nuove competenze”.
“I dati ANPAL – conclude Prudenzano – ci dicono che questi accordi non assicurano il futuro per queste nuove competenze. Il pericolo è che le risorse si utilizzino solo per avere finanziamenti dove le competenze e la formazione sono affermazioni presenti solo sulla carta ma che non portano nessun vantaggio concreto al processo di sviluppo necessario per la ripresa dell’economia”.
(ITALPRESS).