Il primo tempo del Penzo è piuttosto noioso, pieno di falli e caratterizzato da un ritmo di gioco basso. In casa Fiorentina le assenze di Kean e Gudmundsson (out per problemi muscolari) limitano inevitabilmente la produzione offensiva. La squadra di Palladino, di fatto, produce due sole occasioni da gol rilevanti. Al 27′ Fagioli calcia dal limite, trovando, però, la pronta risposta di Radu; al 43′, invece, Ndour prova a pescare il jolly dalla sinistra dell’area con il pallone che sfiora appena l’incrocio dei pali. In pieno recupero, si accende finalmente anche il Venezia: dopo aver dribblato Dodò, Yeboah si ritrova solo davanti a De Gea, ma si divora la rete del vantaggio, aprendo troppo il suo destro. La ripresa, invece, è decisamente più scoppiettante per merito soprattutto del Venezia, ora più affamato e concreto negli ultimi metri. Dopo la grande occasione avuta da Oristanio al 59′, un minuto più tardi i padroni di casa sbloccano il match. Il gol del’1-0 lo segna Candè che si inserisce in area, controlla il cross di Perez e batte De Gea da pochi passi. La Fiorentina prova a rispondere al 68′ con la conclusione di Ranieri, neutralizzata da Radu con l’aiuto del palo. Su quel legno cambia la serata degli ospiti: sul ribaltamento dell’azione, infatti, il Venezia segna il 2-0, grazie a Oristanio, che interrompe così il suo lungo digiuno. Al 77′ la viola riesce ad accorciare le distanze con il gol di Mandragora, bravo a scaricare da terra un potente tiro sotto l’incrocio. Il finale è molto spezzettato e nervoso e i lagunari provano a giocare con il cronometro, resistendo agli assalti disperati degli avversari. Con questo successo il Venezia supera Empoli e Lecce e sale al diciassettesimo posto, a quota 29 punti. La Fiorentina, invece, rimane nona e vede complicarsi la sua rincorsa alla zona Europa.
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(ITALPRESS).