Sul blocco dei licenziamenti il leader sindacale aggiunge che “il paese non ha bisogno oggi di rotture sociali. Sarebbe un disastro sommare al milione di persone che hanno perso il lavoro, una nuova ondata di licenziamenti. Bisogna invece rispettare i lavoratori e le tante famiglie che hanno fatto sacrifici immensi in questi mesi terribili di pandemia. Per questo stiamo chiedendo di allineare l’uscita del blocco dei licenziamenti prevista con quella degli altri settori in difficoltà prevista a fine ottobre. Avremo così più tempo per consolidare da un lato la ripresa economica, il recupero di produzione industriale e dall’altro dare profondità alle riforme sul lavoro, sugli ammortizzatori sociali e sul rilancio delle politiche attive”.
Quanto all’ipotesi sempre più concreta di prolungamento del blocco selettivo per alcuni settori, Sbarra sottolinea che
“non ci sono oggi settori produttivi che oggi possono dirsi indenni dalla crisi economica e dalle conseguenze della pandemia. Le realtà produttive sono fortemente interconnesse fra di loro. E poi ci sono tante vertenze ferme al Mise dove in ballo ci sono più di centomila posti di lavoro. Il blocco va prolungato per tutte le aziende, così come abbiamo fatto in questi 15 mesi. Occorre senso di responsabilità da parte del Governo e del Parlamento”.
(ITALPRESS).