“Si discute di un cessate il fuoco e di nuovi corridoi umanitari. La sincera speranza è che non si tratti di un’operazione strumentale come quella di ieri: la proposta russa di aprire corridoi umanitari per portare i rifugiati solo in Bielorussia e in Russia sarebbe una mera provocazione, fatta sulla pelle di donne, bambini, anziani in fuga dalle bombe – aggiunge -. Il nostro Paese è al lavoro con i suoi partner europei e internazionali sia per sostenere il popolo ucraino, sia per accogliere i profughi in fuga dalla guerra. E allo stesso tempo è importante che l’Europa continui a impegnarsi in maniera compatta come comunità politica e dunque energetica per far fronte a una sfida complessa”.
“Il modello del Recovery Fund va applicato anche all’energia: i primi passi sono stati fatti e bisogna proseguire – spiega Fico -. Si sta agendo anche sul piano parlamentare. La settimana scorsa i Parlamenti europei si sono riuniti con il presidente ucraino Ruslan Stefanchuk. Ieri ho avuto un colloquio con la mia omologa tedesca Baerbel Bas con cui siamo al lavoro per iniziative nell’ambito europeo e del G7. Domani incontrerò il presidente dell’Assemblea nazionale Richard Ferrand per la prima riunione del protocollo di collaborazione fra le nostre Camere”.
(ITALPRESS).