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L’87 per cento degli #insegnanti costretti ad emigrare è #donna
08 Set 2015 07:49

Li hanno accusati di non aver bisogno di lavorare e di essere dei privilegiati.

I docenti a cui sono state assegnate finora le cattedre a disposizione sono stati raffigurati come dei parassiti statali, in un racconto totalmente falsato dalla propaganda ministeriale e filogovernativa.

La “buona scuola” è una riforma che non tiene conto della realtà del Paese e della professionalità di tanti insegnanti.

Affidare ad un algoritmo la vita delle persone è quanto di più irresponsabile e miope possa esistere: tutti quelli che affermano così candidamente che finalmente (quasi in una sorta di vendetta sociale) anche gli insegnanti emigreranno per lavorare, lo sanno che l’87,3% di questi assunti è donna?

Dov’è finita la retorica renziana sulla maternità?

Come si concilia l’allontanamento di una madre dal nucleo familiare con il modello “Mulino bianco” che ci hanno propinato in questi anni?

Ci ricordiamo o facciamo finta di non sapere che sulle spalle delle donne grava tutto il welfare nazionale?

Eppure oggi ci sarebbe anche una buona notizia: grazie alla campagna #ChiediamoAsilo, che ho avuto il piacere di presentare alla Camera con ActionAid, è stato riaperto dopo due anni un asilo nido pubblico a Reggio Calabria.

E allora aprite asili, migliorate i trasporti, fate assistenza gratuita agli anziani e poi magari ne riparliamo.


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