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#SfigaDay – Venerdì 17, credenze e rituali scaccia sfortuna
17 Apr 2020 14:48

Si chiama Eptacaidecafobia, è un termine derivante dal greco e vuol dire paura del numero 17.  Questo numero, legato al venerdì, è da sempre ritenuto un giorno poco fortunato, tanto che il web ha attribuito a questa data l’hashtag ufficiale #SfigaDay.

Le origini di questa leggenda

In Italia e in altri paesi di origine greco-latina, esistono diversi pregiudizi legati al venerdì 17. Lo stesso avviene nei paesi anglosassoni, nei confronti del numero 13 (triscaidecafobia). Storie che si fondono e si confondono. Leggende che nel corso dei secoli, hanno avuto tutto il tempo di ingigantirsi, fino ad arrivare ai limiti dell’assurdo: di venerdì non solo Adamo ed Eva sarebbero stati cacciati dall’Eden, ma Caino avrebbe ucciso Abele, San Giovanni Battista sarebbe stato decapitato ed Erode avrebbe ordinato la strage degli innocenti. Sarebbe il 17esimo giorno del secondo mese dell’anno, il giorno in cui si è originato il famoso diluvio universale, una sorta di spartiacque per le religioni. La tradizione negativa si è poi protratta negli anni, fino ad esplodere definitivamente nel Medio Evo, quando veniva apposta sulle tombe la scritta VIXI, che significa “vissi”, ma che veniva letta anche come 17 in numeri romani.

Anno bisestile e venerdì 17

Rimedi contro la sfortuna

Sono tre i venerdì 17 di questo anno, a cominciare dal primo, quello verificatosi a gennaio, quello di aprile, il prossimo sarà il 17 luglio. Se poi ci mettiamo anche la presenza di due venerdì 13, uno a marzo e uno a novembre, c’è tutto quello che serve per fare gli scongiuri.  In poche parole, gennaio, marzo, aprile, luglio e novembre, sono stati e saranno i mesi più sfortunati dell’anno, e fino ad ora, vedendo quanto accaduto, sembrerebbe davvero essere così. Se qualcuno ancora non fosse convinto, pensate che i tre venerdì 17 non accadevano da ben 28 anni. Al numero 17 e al giorno venerdì, si aggiunge quest’anno l’anno bisestile.

Eptacaidecafobia e pandemia

“Anno bisesto, anno funesto”, recita un antico adagio. Tempi duri per gli affetti da eptacaidecafobia, che quest’anno all’anno bisestile e al venerdì 17 si aggiunge una pandemia. Nella Smorfia Napoletana, a questo numero è attribuito il nome ‘a disgrazzia. Perfino la compagnia aerea Alitalia, ha deciso di eliminare la fila 17 perché nessuno voleva mai prenotare quei posti. Il timore verso questa doppia cifra associata, ha creato alcuni metodi per constrastarli. Tanti i riti scaramantici messi in atto per contrastare la potenza della sfortuna, a cominciare dai famosi cornetti rossi. I cornetti rossi, per funzionare, devono essere regalati, e devono essere ben appuntiti, altrimenti il loro potere scaccia guai sarà vano.


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