';

Il Sud e la digitalizzazione che passa dal gioco online
11 Lug 2022 13:04

Il settore del gioco a distanza ha preso piede in tutto il territorio italiano, e, a partire dal 2019, si è registrata una crescita esponenziale del comparto online, che nel 2020 ha superato la spesa nelle sedi fisiche di 6 punti percentuali.

Diversi sono i fattori coinvolti in questo fenomeno, da quelli straordinari, come l’impatto negativo delle chiusure delle sale da gioco terrestri in fase pandemia, a quelli invece di tipo ordinario, come la crescente digitalizzazione della popolazione negli anni.

Dall’altro lato, sempre tra le concause di tipo strutturale, il boom dell’online è dovuto anche alla natura dell’offerta degli operatori a distanza, che genera restituzione in vincite più elevate del gioco in sede. Questo spiega come, nel 2021, a parità di raccolta rispetto al 2019 – si parla di puntate per 110 miliardi di euro – la spesa – il rapporto tra giocate e vincite – sia stata più bassa di 4,4 miliardi di euro (elaborazione di Agimeg su dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).

Ma qual è il contributo delle regioni del Sud rispetto a questa tendenza al gioco a distanza che, come è ben chiaro, richiede un certo grado di confidenza col digitale e con le nuove tecnologie della Rete?

Ebbene, stando ai dati dell’Osservatorio Nomisma basati sui numeri forniti da ADM, le regioni del Sud nel 2020 sono state tra quelle più attive nell’apertura di conti di gioco, con valori che in Campania hanno superato quelli della Lombardia, con un 18 per cento contro un 12 per cento sul totale, che è pari a 4,3 milioni di registrazioni.

La Sicilia è l’altra regione del Mezzogiorno dove l’apertura di nuovi conti di gioco a distanza ha registrato un numero tra i più alti d’Italia, pari al 11,8 per cento sul totale, seguito dal 10 per cento in percentuale del Lazio.

A quanto pare, dunque, il gioco a distanza evidenzia uno spaccato significativo rispetto alla digitalizzazione delle Regioni del Sud, contrariamente ad altri dati statistici che vedono la popolazione Mezzogiorno meno propensa all’uso delle nuove tecnologie.  Bene è chiarire che i dati di riferimento sono quelli provenienti da ADM, e dunque tengono in considerazione soltanto la faccia legale del gioco a distanza, ovvero l’iscrizione a piattaforme dotate di regolare concessione. 

Gli utenti che giocano in piena legalità devono dunque consultare l’elenco dei casino online sicuri, disponibile anche sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ed assicurarsi che la piattaforma rispetti i protocolli di sicurezza informatica, come il possesso del certificato SSL, la cui presenza è identificabile dal lucchetto vicino alla barra dell’indirizzo del sito.

Inoltre, per navigare su siti sicuri e a norma di legge, i giocatori devono saper riconoscere quando una piattaforma è associata a un operatore reale, con tanto di pubblicazione di indirizzo della sede legale e dei dati fiscali aziendali, ai fini della piena trasparenza.

Un concessionario dotato di licenza ADM, inoltre, accetta la registrazione dei soli utenti maggiorenni, con tanto di invio di documento per l’attestazione dell’età.

Già queste operazioni richiedono una certa competenza e destrezza informatica, e a maggior ragione la capacità di muoversi tra le offerte delle piattaforme di gioco, tra i termini e le condizioni dei metodi di prelievo, deposito e pagamento, anche nuovi, come ad esempio gli e-wallet e i portafogli elettronici, oppure le carte prepagate. Si presume dunque che l’utente che si registra a queste piattaforme sia mediamente digitalizzato, anche se si tratta soltanto di una delle tante attività di intrattenimento offerte dalla Rete.

Come si è detto, il riferimento è alla sola attività di gioco legale, e dunque non tiene conto del fenomeno dell’azzardo “sommerso” e fuorilegge presente online.

Proprio a questo proposito, e in favore del contenimento della pratica illecita del gioco, gli operatori dotati di licenza promuovono apertamente il gioco responsabile, di concerto con ADM.                                              Il tutto in attesa della legge Delega del MEF sul Riordino Nazionale del comparto che, tra le altre cose, creerà una normativa omogenea tra Stato e Regioni sul tema dei giochi, fisici e a distanza.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento