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Chi ha paura del giornalismo calabrese
19 Ago 2014 08:31

Quello di cui è stato vittima il giornalista Emiliano Morrone è un atto intimidatorio vergognoso, un avvertimento chiaro e pericoloso. Ecco perché, ora più che mai, esprimiamo viva solidarietà e assoluta vicinanza a chi, in questi anni, ha dimostrato di avere sempre la schiena dritta“. Lo dicono i parlamentari M5s Dalila Nesci e Nicola Morra a proposito dell’intimidazione verso il giornalista calabrese.

Morrone ha trovato la sua macchina sfregiata, con il vetro del parabrezza letteralmente tagliato – aggiungono – Non è la prima volta che il giornalista, sempre in prima linea nel denunciare soprusi e violenze del potere, politico e criminale, viene preso di mira. È ora di dire basta, di reagire e di denunciare pubblicamente“.

Questo gesto vandalico, secondo i parlamentari, “non è certamente un caso isolato ma sarebbe da ricondurre al dibattito svolto solo pochi giorni fa proprio a San Giovanni in Fiore, ‘Bavagli e cinghiali’, nel corso del quale è stata denunciata, con documenti e fatti provati, l’arroganza del potere calabrese“; un incontro a cui hanno partecipato oltre a Morrone anche Nicola Morra, l’ex direttore de L’Ora della Calabria Luciano Regolo e il legale di Assotutela, Domenico Monteleone.

In Calabria – concludono Nesci e Morra episodi del genere sono sempre più all’ordine del giorno. È arrivato il momento di voltare pagina. E bisogna farlo insieme, cominciando dall’esprimere forte vicinanza a Emiliano. Solo così la Calabria può riemergere“.


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