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Il latitante? Era in spiaggia a Salerno
23 Set 2013 07:42

La latitanza di Massimiliano Sestito, 42 anni, esponente della ‘ndrangheta calabrese e latitante da agosto, dopo la fuga dal regime di semilibertà, è finita mentre era in spiagga. È stato arrestato mentre si godeva l’ultimo scorcio di estate sulla spiaggia di Palinuro, nel Salernitano.

La squadra mobile di Roma lo ha rintracciato e arrestato. Sestito, pluripregiudicato per omicidio, associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti, fa parte della cosca Iozzo-Chiefari-Procopio, attiva nella provincia di Soverato, in Calabria. Il 20 agosto 1991, poco più che ventenne, ha ucciso a colpi di pistola un appuntato dei carabinieri nel tentativo di forzare un posto di blocco a Satriano, in provincia di Catanzaro. Per quell’episodio fu condannato all’ergastolo, pena poi ridotta in appello a 30 anni di reclusione.

In spiaggia Sestito, che era con un amico, è stato subito riconosciuto dai poliziotti, nonostante avesse fornito documenti falsi. Durante la perquisizione in casa dell’amico, i poliziotti hanno trovato vestiti, effetti personali e documenti riconducibili a Sestito. Per questo l’uomo è stato arrestato insieme alla madre per il reato di procurata inosservanza di pena.

Sestito è stato portato nel carcere di Vallo della Lucania, nel Salernitano. Le indagini della polizia capitolina portano a ritenere che il latitante sia un elemento di spicco della ‘ndrangheta calabrese che gravita in ambienti criminali di Roma, dove a gennaio è stato ucciso con metodi mafiosi il pregiudicato calabrese Vincenzo Femia, ritenuto il referente sul territorio romano della cosca reggina Nirta di San Luca.


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