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La Sardegna è isolata. I trasporti marittimi calano del 30 per cento
06 Lug 2013 08:47

Crisi dei trasporti marittimi, con un calo del traffico nei principali scali di quasi il 29% tra il 2010-2012, ma anche un’offerta ricettiva che dovrà necessariamente adattarsi al mercato: i dati della Banca d’Italia mostrano un calo globale degli arrivi in Sardegna tra il 2009 e il 2012 del 21,70%, pari a 531.000 turisti in meno, di cui 466.000 sono italiani. Nello stesso periodo sono andati in fumo ben 2.780.000 pernotti sull’isola. 

I dati sono stati citati nell’assemblea di Astoi Confindustria viaggi, che quest’anno si svolge a Porto Cervo con il convegno “La Sardegna ‘isolata’ dalla crisi dei trasporti: calo delle prenotazioni ed effetti sull’economia turistica“.

Il segno meno riguarda soprattutto il traffico nei principali scali marittimi sardi che, nel periodo 2010-2012, subisce un decremento del 28,83% pari a 1.970.000 passeggeri trasportati in meno. Mentre per quanta riguarda il traffico aeroportuale dal 2011 al 2012, il calo è stato contenuto, -1,08%, 76.000 passeggeri in meno.

“Un calo di presenze ormai strutturale”, dice il presidente di Astoi, Nardo Filippetti, dovuto sì alla crisi dei trasporti” ma anche ad altri fattori come il “cattivo rapporto qualità-prezzo, scarsa innovazione di prodotto, nuove logiche distributive, disintermediazione, mancato adeguamento alla rapida evoluzione della domanda”.

Risponde diretto l’assessore al Turismo della Regione Sardegna, Luigi Crisponi: “Mettiamo a disposizione il paradiso terrestre e noi pretendiamo che se da questa terra si prende è necessario restituire con gli interessi, perché per effetto di tutti i giochetti sulla pelle del popolo sardo mancano all’appello oltre un 1,3 milioni di presenze. In tre anni persi 5 milioni di euro e 8mila lavoratori, chiuse mille attività d’impresa l’anno e siamo preoccupati che l’economia del mare possa essere ulteriormente ferita”.

L’assessore punta soprattutto l’indice sul caro del trasporto marittimo.

Proprio ieri pomeriggio a Roma si terrà un incontro tra il ministro dei Traposti Maurizio Lupi, i vertici di Tirrenia e il presidente della Sardegna, Ugo Cappellacci. Dovesse saltare il tavolo, la Regione ha pronto un piano-b. “Il consiglio regionale – ricorda Crisponi – ha stanziato 5,5 milioni per la flotta sarda, noi siamo pronti”.

Foto: Sito del Comune di Cagliari


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