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Muore per dimagrire. Tutta colpa del palloncino gastrico?
11 Ott 2013 09:13

Non ci sono ancora indagati per la morte di Francesco Paolo Salvato, il 38 enne di Castellammare di Stabia, morto per il desiderio di diventare magro in seguito a complicazioni dopo la riduzione dello stomaco con la tecnica del ”palloncino”.

La polizia ha trasmesso questa mattina l’ informativa sulla vicenda alla Procura di Torre Annunziata, che potrebbe attendere l’ esito dell’ autopsia prima di emettere eventuali avvisi di garanzia. Francesco Paolo Salvato, barista, residente al Rione Spiaggia, molto benvoluto e soprannominato, proprio per la sua mole, ”Paoluccio”, è deceduto mercoledì mattina all’ospedale ”San Leonardo”.

La diagnosi formulata dopo l’ inchiesta interna della Asl Napoli 3 è di ”sospetta encefalopatia di Wernicke”, insorta probabilmente dopo un intervento chirurgico effettuato in una clinica privata. Nel maggio 2013 Salvato – scrive l’Asl di Castellammare di Stabia – per un’obesità patologica è stato sottoposto ad un intervento di inserzione di palloncino gastrico (Bip) presso altra struttura. Da giugno sono iniziati gravi malesseri”.

L’ intervento era avvenuto in una clinica di Roma. Il 10 settembre Salvato era giunto al pronto soccorso del San Leonardo, dove era stato sottoposto a diversi esami e gli era stato consigliato il ricovero, da lui rifiutato. I medici gli avevano raccomandato la rimozione del palloncino, poi effettuata nella stessa clinica dove era stato impiantato. Ma il malessere continuava ed il 38 enne si era recato di nuovo il 24 settembre al pronto soccorso del San Leonardo.

I medici lo avevano ricoverato in medicina d’urgenza, dove gli erano stati praticati ”ulteriori ed approfonditi esami”. ”La consulenza neurologica – afferma la relazione dell’ Asl 3 – ha evidenziato un sospetto di Encefalopatia di Wernicke, caratterizzata da disturbo oculomotorio e paralisi dei movimenti, e dovuta a una carenza nutrizionale, e più specificamente a un deficit di tiamina’.

Salvato è stato trasferito nel reparto di neurologia, dove – afferma la Asl 3”sono iniziate le terapie del caso e gli sono stati praticati altri esami”. Ma mercoledì mattina, alle 8.30, il paziente è stato colto da malore con sudorazione e bradicardia. Nonostante i tentativi di rianimarlo alle 9,15 è morto. Il direttore generale della Asl 3 Maurizio D’ Amora ha assicurato la collaborazione della struttura con la magistratura ed ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia. Familiari ed amici hanno manifestato il loro dolore pubblicando post su Facebook. Sul social network Salvato postava solo fotografie e video della cantante Mietta, della quale era uno sfrenato fan.


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