Ritrovarsi per stare insieme e condividere i piatti preparati dai ragazzi del progetto iDO durante il primo ciclo dei laboratori di cucina “Buone forchette” insieme agli chef Letizia Consalvo, Lele Murani, Francesco Panniello e al foodblogger Andrea Pietrocola.
È accaduto venerdì 31 luglio negli spazi accoglienti e pieni di vita di Masseria “A. De Vargas” a Foggia in occasione della festa, che ha visto protagonisti i bambini e i ragazzi del progetto iDO e le loro famiglie, alla quale hanno partecipato anche Anna Marino di Fondazione con il Sud in diretta facebook e in presenza la direttrice del Polo Biblio-Museale di Foggia Gabriella Berardi e la responsabile Biblioteca dei Ragazzi “La Magna Capitana” di Foggia Milena Tancredi.
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Il progetto iDO
Sorrisi, sguardi complici, pacche sulle spalle, cose buone da mangiare e, soprattutto, tanta gioia per i traguardi raggiunti. Nonostante il lockdown e le conseguenti difficoltà, infatti, il progetto iDO è andato avanti perseguendo la finalità di formare bambini e ragazzi con problematiche psico-sensoriali per donare loro competenze utilizzabili nel mondo del lavoro, migliorandone l’autonomia e favorendo l’inserimento nella società.
E proprio durante la festa sono state annunciate le attività in programma a partire da fine agosto, che mirano sempre a far apprendere ai ragazzi nuove competenze lavorative.
Le convenzioni
“iWork: a servizio della comunità” è il nome scelto per le iniziative che saranno messe in campo grazie alle convenzioni stipulate con la Biblioteca “La Magna Capitana”, il marchio Mercati di Città e il punto vendita Conad.
Il servizio – che sarà effettuato gratuitamente a Foggia dai ragazzi con disturbo dello spettro autistico, affiancati dagli educatori – prevede consegna a domicilio dei libri con possibilità di lettura per la Biblioteca e imbustamento e consegna a domicilio della spesa per il supermercato Conad (in piazza Padre Pio) e Mercati di Città.
L’integrazione
«Esperienze come queste hanno, da una parte, l’obiettivo di far integrare i ragazzi nella comunità e, dall’altra, quello di creare consapevolezza nella comunità della loro presenza e delle loro potenzialità.
Renderli autonomi, formarli e orientarli al lavoro, costruire competenze attraverso l’interazione con la città: questo è il nostro modo di scorgere nuovi orizzonti», affermano dal direttivo di iFun, l’associazione di promozione sociale di genitori di figli con autismo e disturbi psicosensoriali che porta avanti il progetto iDO – Io Faccio Futuro col sostegno di Fondazione con il Sud.
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