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Il sogno della pace al centro del XXI Premio Giornalistico Cutuli
15 Set 2022 22:19

“Per non dimenticare e per costruire la pace” è da più di vent’anni il leitmotiv del Premio Giornalistico Nazionale Maria Grazia Cutuli, istituito e promosso dal Centro Culturale Luigi Einaudi di San Severo (Fg), che quest’anno acquisisce ancor più valore trattandosi di una frase cara a David Sassoli, giornalista del Tg1 e presidente del Parlamento Europeo, al cui ricordo è dedicata quest’edizione. Partendo dal “dovere della memoria”, il Premio ha in sé l’obiettivo di rievocare la giornalista siciliana, inviata del Corriere della Sera, assassinata in Afghanistan nel 2001 e, al contempo, di attualizzarne la memoria stessa soprattutto agli occhi dei giovani per far sì che si facciano veri e propri ambasciatori di pace attraverso esempi come quello di Maria Grazia Cutuli, una giornalista che è caduta raccontando i disastri del mondo, un’inviata di guerra che per informare non ha avuto neppure un tentennamento nel passare dal Pakistan all’Afghanistan per arrivare a Kabul. E proprio mentre si trovava nei pressi di Sarobi, sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul e sulla quale tutti gli inviati cercavano di accelerare quanto più possibile conoscendone la pericolosità, a circa 40 chilometri dalla capitale afghana, fu assassinata.

I vincitori del XXI Premio Cutuli

La premiazione avverrà il 18 settembre nel Teatro Giuseppe Garibaldi di Lucera (Fg), paese che ospita per la prima volta l’evento che è stato supportato dal punto di vista organizzativo dal sindaco Giuseppe Pitta e dalla sua giunta, e vedrà i vincitori di quest’anno protagonisti di un appuntamento di grande valore culturale per il Sud. Dopo il primo decennio in cui il Premio è stato assegnato esclusivamente a “l’inviato speciale”, oggi si guarda a quanti svolgono al meglio la loro professione. Tra i giornalisti, dopo premiati d’eccezione degli anni passati come Lilli Gruber, Carmen Lasorella, Giuliana Sgrena, Lucia Annunziata, Alberto Negri e Aldo Cazzullo, quest’anno il Premio Cutuli andrà ad Enrico Mentana, direttore del Tg La7 e fondatore del giornale online “Open”, e ad Antonio Padellaro del Fatto Quotidiano.

Non mancheranno i tradizionali e prestigiosi riconoscimenti agli inviati di guerra che verranno conferiti a Stefania Battistini (Tg1), Giammarco Sicuro (Rai) e Nello Scavo (inviato speciale di Avvenire). Infine, tra i premiati vi sarà anche il direttore della testata provinciale L’Attacco di Foggia, Piero Paciello, e il giornalista Rai abruzzese Ennio Bellucci. Presidente onorario del Premio Cutuli è Marco Clementi, corrispondente Rai da Pechino, membro della giuria insieme ad altri due premiati delle passate edizioni, Giorgiana Cristalli (ANSA) e Hafez Haidar (candidato al Premio Nobel per la Pace), e ai docenti Ottavia Iarocci, coordinatrice per le scuole superiori, e Domenico Vasciarelli, segretario del Premio e del Centro Culturale Einaudi. A coordinare i lavori sarà Giancarlo Fiume, caporedattore TGR Puglia.

In quest’edizione, oltre al premio giornalistico, vi sarà anche quello dedicato all’Eccellenza, assegnato a Francesco Spada, vice capo di gabinetto del ministro del Turismo, originario di San Severo. Il Centro Culturale Einaudi, impegnato in contesti internazionali, ha attribuito invece il Premio Rinascimento a Manuela Mendoca, presidente dell’Accademia nazionale di Storia del Portogallo.

Dovere della memoria e costruzione della pace: i binari su cui viaggia il Premio Cutuli

Il Premio ha sempre avuto precise coordinate tematiche mediante cui indurre alla riflessione e, sin dalla prima edizione, si è parlato di libertà di stampa e pluralismo dell’informazione, del coraggio dei professionisti della comunicazione che si sono schierati dalla parte di chi vuole conoscere la verità, riportata con responsabilità, equilibrio ed umanità e, in modo particolare, del tema della difesa dell’informazione come condizione di libertà e di democrazia per la tutela dei diritti e della dignità della persona. In tal senso, il Premio ha sempre proiettato il suo interesse verso quei Paesi ancora all’affannosa ricerca della libertà, se non proprio del diritto di esistere.

Dovere della memoria, quindi, e costruzione della pace: questi i due binari su cui viaggia il Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli” perché, riprendendo le parole usate da Rosa Tomasone, presidente del Centro culturale “L.Einaudi” e del Premio stesso, per  annunciare l’evento, “non ci vuole coraggio ad alzare i muri, ci vuole coraggio a scavalcarli”.

Il prestigio del Premio Cutuli

Il Premio Cutuli è fregiato dei più alti riconoscimenti di cui Targa e Medaglia d’Argento dal 2002 al 2005 conferiti dalla Presidenza della Repubblica, l’Alto Patronato dal 2006 al 2010 e dal 2011 gode dell’adesione del Presidente della Repubblica con Sua Medaglia di Rappresentanza, oltre al Patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, dell’Unicef e della Regione Puglia


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