';

La Riforma della scuola impronta decisiva per l’Italia
10 Mag 2016 19:50

Per il sottosegretario al Miur, Davide Faraone, non ci sono dubbi: la Riforma della scuola è una sfida che si sta vincendo grazie ai provvedimenti messi in campo dall’attuale Esecutivo. L’esponente del Governo Renzi ha tracciato un primo bilancio di questi mesi di lavoro a margine dell’incontro di oggi con gli studenti del Liceo Classico europeo “Vico” di Chieti.

Abbiamo fatto una legge imponente – ha detto – e ci siamo dati tempi strettissimi. Ricordo che ci dicevano che non ce l’avremmo fatta: né sul numero di assunzioni, né sulle risorse, né sul resto. Invece ce la stiamo facendo“. Anche sulla questione che riguarda l’assunzione di nuovi docenti Faraone ha parlato in termini positivi e di “un importante passo avanti per il Paese“. “Stiamo chiudendo il concorso senza difficoltà – ha commentato – immetteremo in ruolo per il prossimo anno scolastico insegnanti che le scuole ci hanno richiesto scegliendo nei collegi d’istituto dove ci sono anche gli studenti che decidono”. Poi ha definito la decisione di rendere obbligatoria l’Alternanza scuola – lavoro come un “fatto rivoluzionario“. “In Italia la scuola non ha mai parlato con il mondo del lavoro come ha fatto in altri paesi. Credo che anche questa sia una impronta decisiva“.

Tornando, poi, sulla Legge 107, quella sulla Buona Scuola, il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione ha sottolineato come la riforma sia operativa solo da alcuni mesi e che il settore è un “work in progress“. I punti fermi già definiti, però, ci sono e Davide Faraone li ha voluti elencare: interruzione della precarietà e didattica più stabile con 180 mila assunzioni; più insegnanti negli istituti per potenziare le varie materie; più di 7 miliardi  di investimenti nell’edilizia scolastica; fondi raddoppiati per il funzionamento delle scuole con risorse sulla digitalizzazione e sulla dispersione scolastica. Infine, un passaggio lo ha dedicato anche alle scuole del Sud che si sono piazzate ai primi posti della classifica nazionale del progetto “OpenCoesione“. Sono un istituto calabrese e uno molisano: il Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri, in provincia di Reggio Calabria (arrivato primo) e l’Istituto Omnicomprensivo di Riccia – IPAA, in provincia di Campobasso, classificatosi al secondo posto. “Al Sud ci sono eccellenze scolastiche che vanno sostenute – ha detto Faraone – bisogna comunque colmare il divario economico e sociale che divide la scuola del nord da quella del sud“.

All’incontro ha partecipato anche il Dir. dell’Ufficio Scolastico del Molise, Anna Paola Sabatini “Questo è stato un anno all’insegna dei grandi cambiamenti e dell’innovazione – ha detto – oggi ci siamo concentrati su alcuni degli aspetti più caratterizzanti della riforma della scuola, quindi alternanza scuola-lavoro, l’internazionalizzazione del settore e soprattutto la digitalizzazione. Su questo punto è bene chiarire che non si tratta solo di innovazione ‘tecnica’ e degli strumenti ma anche concettuale. Si parla ormai – ha concluso la Sabatini – dell’utilizzo dei Big Data per rendere l’insegnamento sempre più mirato e combattere la dispersione scolastica anche attraverso la raccolta dei dati. Questa è la vera scuola 3.0“. La manifestazione è stata accompagnata dalle voci del coro scolastico del liceo “Vico” di Chieti. Il tema dell’incontro ha ruotato attorno alle opportunità del percorso del Liceo Classico Europeo. A portare i saluti di “casa” il dirigente scolastico Giuseppina Politi


Dalla stessa categoria

Lascia un commento