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Bild: “Pericolo attentati nelle spiagge”, consigliere campano denuncia il giornale tedesco
19 Apr 2016 20:45

Con l’arrivo dell’estate ci potrebbe essere il rischio di attentati terroristici sulle spiagge da parte di ISIS.

Lo rivela il giornale tedesco Bild, prendendo come fonte i servizi segreti italiani (anche se questi hanno smentito, affermando di non aver diffuso “nessun allarme terrorismo specifico, non risultano informazioni di questo genere”).

In sintesi, i terroristi, travestiti da venditori ambulanti, potrebbero farsi esplodere sulle nostre spiagge (e quelle spagnole), approfittando della difficoltà dei controlli.

Si tratta, naturalmente, di una notizia che ‘accende’ l’allerta soprattutto al Sud, per via delle sue numerosissime e frequentatissime spiagge, nonché per la vicinanza alle coste dell’Africa.

C’è, però, chi è andato duro contro la testata tedesca, come nel caso del consigliere della Regione Campania dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per cui “lanciare allarmi infondati nel periodo in cui si programmano le vacanze è da irresponsabili e quindi ho deciso di denunciare Bild, il giornale tedesco che ha riportato la notizia, priva di alcun fondamento, che i terroristi dell’Isis sarebbero pronti a colpire sulle spiagge italiane travestendosi da venditori ambulanti”.

Per Borrelli, inoltre, articoli come quello di Bild sono contrari alla deontologia professionale che impone la verifica delle fonti e di evitare inutili allarmismi che, oltre a creare tensioni, procurano danni gravissimi a un’economia importante quale è quella del turismo balneare che, in Italia, occupa migliaia di persone e produce un fatturato vicino ai 40 miliardi di euro”.

Il consigliere regionale ha invitato anche tutti i Sindaci dei comuni che si affacciano sul mare a denunciare, insieme a lui, il quotidiano tedesco così da chiedere un risarcimento del danno da usare per promuovere il turismo.

Infine, pure il ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha sminuito l’allarme dalla Germania: “Non ho nessuna valutazione ulteriore da aggiungere a quella di smentita già fatta. Lavoriamo molto sulla prevenzione, con intercettazioni, controlli, espulsioni di soggetti radicalizzati”.

 


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