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Chi ama il turismo in bicicletta ora ha un albergo, ad Ostuni
10 Giu 2014 06:50

Venti posti letto e una serie di sevizi per i ciclisti come un’officina per la riparazione e il lavaggio delle bici. Disponibile anche una cucina per la colazione continentale.

Una ex casa cantoniera dell’ANAS, sulla ex SS 16 Ostuni-Fasano, situata in corrispondenza del centro abitato di Montalbano, è stata trasformata nell’Albergabici della via Traiana.

La struttura è un vero B&B, destinato ad ospitare cicloturisti provenienti da ogni parte del mondo che si fermano per scoprire questo angolo di Puglia. L’immobile è stato acquisito dal Comune di Ostuni (Br) e trasformato in struttura a supporto della mobilità ciclistica e del cicloturismo, all’interno del Parco naturale regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo.

Immersa tra oliveti secolari, l’Albergabici – spiega Gianfranco Ciola, direttore del Parco naturale regionale delle Dune Costiere – è parte integrante della Ciclovia Adriatica in Puglia, già individuata dall’Assessorato regionale alla Mobilità con il progetto di cooperazione internazionale Cyronmed (Cycle Route Network of the Mediterranean)“.

La ciclovia  è l’itinerario di lunga percorrenza n. 6 della rete ciclabile nazionale Bicitalia, quello che da Venezia corre lungo tutto il litorale Adriatico fino al capo di Santa Maria di Leuca, e che è candidata per diventare percorso europeo della rete EuroVelo n. 9, che già collega Danzica a Trieste. Il tratto della Traiana compreso dell’area Parco è oggi attrezzato con aree di sosta e punti di informazione per cicloturisti”.

L’antico tratto della via Traiana collega la ex Casa Cantoniera alla Casa del Parco, ubicata nell’ex Stazione di Fontevecchia, già recuperata sei anni fa. “Tutte queste strutture – spiega Gianfranco Ciola – rappresentano delle buone pratiche per l’intero territorio regionale di riutilizzo di strutture esistenti. Sono siti di interesse storico, ristrutturate e riutilizzate per erogare servizi innovativi, che destano curiosità e interesse nella comunità locale e nei numerosi visitatori e turisti che frequentano il le aree rurali di Puglia“.

L’intervento è stato finanziato con 800mila euro dalla Regione Puglia con fondi europei del Programma operativo FESR Puglia 2007/2013 (Azione 4.4.3).


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