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Resto al Sud: dal 2021 l’età massima dei beneficiari sale a 55 anni
09 Gen 2021 15:08

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene le nuove startup. La novità è che adesso la richiesta di incentivo può essere avanzata fino a 55 anni.

Per chi ha un’età compresa tra i 18 ai 55 anni, è infatti possibile partecipare al bando Resto al Sud e ottenere subito un finanziamento agevolato a copertura del 100% delle spese ammissibili, strutturato in:

– 50% Contributo a fondo perduto;

– 50% Finanziamento bancario garantito dal Fondo PMI, i cui interessi sono interamente a carico di Invitalia.

La nuova Legge di Bilancio 2021 ha allargato la platea dei possibili beneficiari, aumentando l’età ammissibile da 45 a 55 anni. In questo modo, possono accedere alla misura agevolativa anche coloro che nel corso del 2020 sono stati costretti ad uscire dal mercato del lavoro a causa dell’emergenza Covid-19.

Resto al Sud è un incentivo finanziario a sostegno della nascita e dello sviluppo di nuove imprese o attività libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).

Oggetto di finanziamento sono:

– le attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;

– fornitura di servizi alle imprese e alle persone;

– turismo;

– attività libero professionali.

Restano escluse le attività agricole e il commercio.

Con una dotazione finanziaria pari a 1 miliardo e 250 milioni di euro, l’incentivo riconosce a imprese e liberi professionisti un finanziamento di 50 mila euro per ciascun richiedente, fino a un massimo di 200 mila euro nel caso di società composte da quattro soci. Mentre, viene previsto un finanziamento massimo di 60 mila euro per le sole imprese esercitate in forma individuale.

Inoltre, a copertura del fabbisogno di circolante, le imprese di Resto al Sud possono godere di un ulteriore contributo a fondo perduto pari a:

– 15 mila euro per imprese o attività professionali svolte in forma individuale;

– 10 mila euro per ciascun socio per le attività in forma societaria, fino a un massimo di 40 mila euro.

Le spese ammesse all’incentivo:

– ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);

– acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi;

– programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;

– spese di gestione (massimo 20% del programma di spesa).

Per partecipare all’incentivo, la presentazione della domanda avviene esclusivamente online, tramite la piattaforma web di Invitalia. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie. Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.


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