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Concorso 2800 tecnici al Sud: pubblicati gli esiti delle prove scritte
02 Lug 2021 18:20

  • Sul portale Concorsi Smart gli esiti delle prove scritte
  • Passano le selezioni solo 1483 candidati
  • Resta scoperto il 47% dei posti messi a bando

Sono già disponibili all’interno del portale concorsi Smart, nell’area personale di ciascun candidato, gli esiti delle prove scritte del concorso per l’assunzione di 2800 tecnici al Sud.

All’interno della propria area personale sarà possibile visionare la prova svolta, le domande corrette ed errate e il punteggio complessivo raggiunto.

La prova si intenderà superata con un punteggio minimo di 21/30.

Il concorso si rivela un vero e proprio flop

Secondo il Sole 24 Ore sarebbero solo 1483 i vincitori idonei a fronte delle 2800 figure richieste. Il 47% dei posti resterà pertanto scoperto. In particolare, secondo le prime indiscrezioni, sarebbero solo 167 i candidati idonei per il profilo “Funzionari esperti tecnici” su 9449 candidati presenti alle prove e solo 196 candidati idonei per il profilo “Esperti in gestione e rendicontazione e controllo”, che puntava al reclutamento di 918 persone.

Secondo le previsioni iniziali il bando di concorso avrebbe dovuto selezionare entro luglio 2800 tecnici da ripartire nelle varie regioni del sud (Abruzzo: 243 posti; Basilicata: 119; Calabria: 365; Campania: 642; Molise: 78; Puglia: 481; Sardegna: 318; Sicilia: 497).

Stando ai primi dati raccolti qualcosa non ha funzionato nell’organizzazione di questo concorso, il primo maxi-concorso in modalità “fast track”, secondo le nuove regole dei concorsi pubblici, con sedi decentrate, procedure rapide e prove digitali e che si è invece rivelato un vero flop.

La preselezione iniziale per titoli ed esperienza professionale, la bassa partecipazione agli esami, una tipologia contrattuale ritenuta da più parti poco conveniente (contratto a tempo determinato per un periodo massimo di 36 mesi) e gli esiti insufficienti delle prove scritte hanno sicuramente reso più arduo il reclutamento dei 2800 tecnici.

Al momento resta, dunque, da capire come intenderà la Pubblica Amministrazione procedere per garantire la copertura del 47% dei posti rimasti scoperti.

Le dichiarazioni del Ministro Brunetta

Come ha sottolineato lo stesso ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, ieri, in Commissione Affari Costituzionali al Senato, dove è in discussione la conversione in legge del decreto sul Reclutamento nella PA: “Se offri un contratto a termine e livelli salariali non di mercato il professionista super-qualificato ti fa un sorriso e ti dice no grazie”.

Se si vuole davvero attrarre giovani esperti e qualificati sarà, dunque, necessario studiare nuove formule per rafforzare la capacità amministrativa delle PA, con percorsi di carriera interna, una maggiore valutazione del merito, il ricorso al salario accessorio e premi di produttività.


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