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Concorso Giustizia, oltre 72 mila domande per 5 mila posti: è record
30 Apr 2022 09:39

Concorso Giustizia: oltre 72mila domande, per 5 mila posti. Nuovo record di candidature, per assunzioni negli uffici giudiziari. Sono state in totale 72.188 le domande presentate, entro il termine di scadenza del 28 aprile, per partecipare al concorso, bandito dalla Commissione RIPAM e diretto al reclutamento di 5.410 unità con profili tecnici e amministrativi nell’amministrazione giudiziaria.

Concorso Giustizia: le assunzioni previste nel Pnrr

Si tratta di assunzioni a tempo determinato, come previsto dal Pnrr, in base a due distinti bandi, per laureati e diplomati. Le prove si svolgeranno entro il mese di giugno, per consentire l’ingresso negli uffici giudiziari di tutt’Italia delle figure di tecnici d’amministrazione (1.060 posti), di contabilità (200 posti), di edilizia (150 posti), analisti di organizzazione (30 posti), tecnici It-senior (180 posti) e statistici (40 posti), tra i laureati; per i diplomati, invece, operatori data entry (3000 posti), contabili It junior (400 posti), tecnici di edilizia It junior (70 posti) e tecnici It junior (280 posti).

I concorsi Ufficio del processo e magistratura

I due bandi per figure tecnico-amministrative sono stati aperti a distanza di due mesi dall’entrata in servizio dei vincitori del concorso – sempre previsto dal Pnrr – per 8.171 addetti all’Ufficio per il processo, che aveva già avuto una fortissima partecipazione (66.015 domande). Un balzo di domande (da 13mila a 18mila) è stato registrato anche per il prossimo concorso in magistratura per 500 posti, le cui prove scritte sono previste per il 13-14-15 luglio (oggi la pubblicazione delle date in Gazzetta Ufficiale), mentre proseguono le correzioni del precedente concorso per 310 posti.

 Le assunzioni sono un capitolo centrale dei forti investimenti in atto in più direzioni da parte del Ministero della Giustizia (2 miliardi 827 milioni, solo i fondi del capitolo Giustizia previsti dal Pnrr), che riguardano – tra l’altro – anche la digitalizzazione, l’edilizia giudiziaria (tra cittadelle giudiziarie e grandi manutenzioni) e penitenziaria (con 8 nuovi padiglioni).


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