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Concorso Ufficio del Processo per 8171 laureati: ultimi giorni per candidarsi
16 Set 2021 10:23

  • Scadrà il 23 settembre il maxi-concorso per 8171 laureati
  • Gli addetti all’ufficio per il Processo saranno assunti a tempo determinato
  • Le selezioni prevederanno una valutazione dei titoli e una prova scritta

Mancano ancora pochi giorni per presentare la domanda di partecipazione al concorsone, che recluterà 8171 laureati a tempo determinato (III area funzionale, fascia economica F1) da inserire tra il personale del Ministero della Giustizia nel ruolo di addetto all’ufficio per il Processo.

Il concorso, tra i più imponenti degli ultimi anni, servirà a rafforzare la macchina giudiziaria e amministrativa, sopperendo alla carenza di professionalità, indispensabili per la gestione delle attività processuali e per portare avanti l’innovazione organizzativa.

I posti disponibili

Il bando di concorso prevede 200 assunzioni presso la Corte di Cassazione e 7.971 presso vari Distretti della Corte d’appello. I posti messi a bando saranno così ripartiti:

  • Ancona – 140 posti;
  • Bari – 306 posti;
  • Bologna – 422 posti;
  • Brescia – 248 posti;
  • Cagliari – 248 posti;
  • Caltanissetta – 106 posti;
  • Campobasso – 51 posti;
  • Catania – 331 posti;
  • Catanzaro – 304 posti;
  • Firenze – 446 posti;
  • Genova – 251 posti;
  • L’Aquila – 190 posti;
  • Lecce – 303 posti;
  • Messina – 148 posti;
  • Milano – 680 posti;
  • Napoli – 956 posti;
  • Palermo – 410 posti;
  • Perugia – 107 posti;
  • Potenza – 125 posti;
  • Reggio Calabria – 208 posti;
  • Roma – 843 posti;
  • Salerno – 218 posti;
  • Torino – 401 posti;
  • Trieste – 141 posti;
  • Venezia – 388 posti.

I requisiti

Gli aspiranti candidati dovranno possedere i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o equiparata o cittadinanza di Stato membro UE o cittadinanza di Stato terzo purché sussista una delle seguenti condizioni: essere familiari di cittadini UE e avere titolarità del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; avere la titolarità dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria o del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • età non inferiore a 18 anni;
  • possesso di uno dei seguenti titoli di studio (o equiparati o equipollenti): laurea in L-14 Scienze dei servizi giuridici, L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale, L-33 Scienze economiche o L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali; laurea specialistica in 22/S Giurisprudenza, 102/S Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica, 64/S  Scienze dell’economia, 84/S Scienze economico-aziendali, 57/S Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, 60/S Relazioni internazionali, 70/S Scienze della politica, 71/S Scienze delle pubbliche amministrazioni, 88/S Scienze per la cooperazione allo sviluppo, 89/S Sociologia o 99/S Studi europei; laurea magistrale in LM-77 Scienze economico-aziendali, LM-87 Servizio sociale e politiche sociali, LM-52 Relazioni internazionali, LM-56 Scienze dell’economia, LM-62 Scienze della politica, LM-63 Scienze delle pubbliche amministrazioni, LM-81 Scienze per la cooperazione allo sviluppo, LM-88 Sociologia e ricerca o LM-90 Studi europei; laurea magistrale a ciclo unico in LMG/01 Giurisprudenza; laurea vecchio ordinamento in Giurisprudenza, Economia e commercio o Scienze politiche (NB.: la maggior parte dei posti sono riservati ai soli laureati in L-14 Scienze dei servizi giuridici, 22/S Giurisprudenza, LMG/01 Giurisprudenza e Giurisprudenza vecchio ordinamento, come indicato nell’articolo 1, comma 1 e 5, del bando).
  • idoneità fisica allo svolgimento delle funzioni proprie dei ruoli messi a bando;
  • qualità morali e di condotta di cui all’articolo 35, comma 6, del DLgs 165 del 30 marzo 2001;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
  • non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una PA per persistente insufficiente rendimento, ovvero non essere stati dichiarati decaduti o licenziati da un impiego statale, ai sensi dell’articolo 127, primo comma, lettera d), del Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con DPR 3 del 10 gennaio 1957, e ai sensi delle corrispondenti disposizioni di legge e dei CCNL relativi al personale dei vari comparti;
  • non aver riportato condanne penali, passate in giudicato, per i reati che comportano l’interdizione dai pubblici uffici;
  • posizione regolare nei confronti degli obblighi di leva (per i soli candidati soggetti a tali obblighi).

Le prove d’esame

Il concorso si articolerà in due distinte fasi:

  • valutazione dei titoli;
  • prova scritta (test di 40 domande a risposta multipla).

Come presentare domanda

Le istanze di partecipazione al concorso dovranno essere inviate, attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (SPID), tramite il portale Step-One 2019 entro e non oltre le ore 14:00 del 23 settembre 2021.

Per candidarsi sarà necessario possedere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) nominativo e aver effettuato il pagamento della quota di partecipazione pari 10 euro.

Il bando è disponibile all’interno della Gazzetta Ufficiale del 6 agosto 2021, sezione Concorsi ed esami n. 62.


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