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Decontribuzione Sud, è boom dell’incentivo, firmati 592mila contratti di lavoro
23 Set 2021 14:25

  • Vola ‘Decontribuzione Sud’: in 6 mesi 592mila contratti di lavoro.
  • L’ex premier Giuseppe Conte vuole che Decontribuzione Sud diventi “decennale”.
  • Nel 2020 le assunzioni agevolate sono state nel complesso 730.478 con un aumento del 19,9% sul 2019.

Ottimi risultati per l’incentivo Decontribuzione Sud: grazie alla misura introdotta dal Decreto Agosto nei primi sei mesi del 2021 sono stati fatti 592mila contratti. Lo rileva l’INPS nel Report sulle agevolazioni contributive.

La misura è prevista, infatti, dall”articolo 27 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 e riconosce ai datori di lavoro privati, la cui sede di lavoro sia situata in regioni svantaggiate, un esonero dal versamento dei contributi pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai medesimi, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’Inail, per il periodo 1 ottobre 2020 – 31 dicembre 2020.

La legge di Bilancio 2021 ha prorogato l’agevolazione fino al 31 dicembre 2029 con una riduzione dell’aliquota di esonero a partire dal 2026. La misura non vale per il lavoro agricolo e quello domestico. La misura vale anche per i lavoratori in somministrazione ma la sede di lavoro rilevante ai fini del riconoscimento della Decontribuzione deve essere individuata nel luogo di effettivo svolgimento della prestazione.

Pertanto, qualora il lavoratore svolga la propria prestazione lavorativa presso un utilizzatore ubicato nelle regioni del Mezzogiorno, il beneficio può essere riconosciuto a prescindere da dove effettivamente abbia sede legale o operativa l’Agenzia di somministrazione. Viceversa, qualora il lavoratore sia dipendente di un’Agenzia di somministrazione che abbia sede legale o operativa in regioni del Mezzogiorno, ma svolga la propria prestazione lavorativa presso un utilizzatore ubicato in regioni differenti, il beneficio non può essere riconosciuto.

Tornando ai dati, nel periodo preso in esame dall’INPS, grazie al boom di questa agevolazione, i rapporti incentivati sono stati nel complesso insieme alle trasformazioni 883.596 con un aumento del 221,5% sul primo semestre 2020 e del 112,6% sul primo semestre 2019.

Rispetto al primo semestre 2020, aumentano i rapporti instaurati con contratto di apprendistato (+25%) e con ‘Incentivo Donne‘ (+18%), ma gli stessi diminuiscono se confrontati con lo stesso periodo 2019 pre-pandemia: rispettivamente -12% e -14%.

Nel dettaglio, nel 2020 le assunzioni agevolate sono state nel complesso 730.478 con un aumento del 19,9% sul 2019.

Nelle assunzioni la parte principale tra le agevolate la fanno i contratti di apprendistato ( 274.161) anche se risultano in calo del 31,2%) insieme alla già citata misura Decontribuzione Sud, introdotta nell’anno con il decreto Agosto con 190.608 contratti.

Il numero delle assunzioni e delle variazioni contrattuali effettuate beneficiando di agevolazioni contributive ha una incidenza sul totale dei rapporti attivati nel 2020 pari al 16%, in sostanza raddoppiata rispetto al 2019.

Il confronto tra i primi semestri degli anni 2019, 2020 e 2021, dopo le sostanziali diminuzioni degli anni 2019 e 2020 imputabili all’inizio del periodo di emergenza sanitaria, – scrive l’Inps – rileva un aumento delle assunzioni (+23%) che, nonostante il permanere di una variazione negativa delle trasformazioni contrattuali, determina una crescita globale (assunzioni e variazioni) del 19% nel semestre gennaio-giugno 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Giuseppe Conte, ex premier, oggi presidente del MoVimento 5 Stelle, su Twitter ha scritto: “in sei mesi oltre mezzo milione di cittadini ha firmato un contratto di lavoro grazie a ‘Decontribuzione Sud’, che il nostro governo ha introdotto nel 2020. Rendiamola decennale. Ridurre le tasse sul lavoro e salario minimo: la via maestra”.

Giuseppe Provenzano, vicesegretario del PD, su Twitter ha commentato: “Tra le cose fatte al Governo, anche questa. Orgoglioso di aver vinto questa battaglia. Ma ora va resa decennale, per accompagnare gli investimenti. Nel negoziato con l’Europa avevamo primi via libera, bisogna proseguire con uguale determinazione. Il lavoro al Sud prima di tutto”.


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