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Assegno unico per i figli, da marzo direttamente su conto corrente
19 Nov 2021 12:23

  • L’annuncio del ministro Elena Bonetti
  • Prevista una clausola per le famiglie con reddito basso
  • Sopra i 21 anni si mantengono le regole precedenti

L’assegno unico per i figli diventa realtà: il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato il decreto legislativo che istituisce l’assegno unico e universale. Il decreto introduce un beneficio economico mensile ai nuclei familiari secondo la condizione economica del nucleo, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).

Bonetti: “Da marzo ogni mese sul conto corrente”

“Da gennaio tutti i genitori che hanno figli e vogliono ricevere l’assegno unico, faranno domanda sulla piattaforma Inps, sia lavoratori autonomi che dipendenti. Da marzo l’Inps erogherà l’assegno ogni mese direttamente sul conto corrente”. Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, a Radio Anch’io su Radio1 Rai.

Clausola per le famiglie con reddito medio basso

“Che il 18% delle famiglie ci rimetterà è una fake news. Abbiamo aggiunto una clausola che eventualmente si attiverà per le famiglie con reddito medio basso. Quella cifra del 18% non corrisponde al dato reale. La realtà è che abbiamo aggiunto 6 miliardi in più per le famiglie e poi comunque saranno i conti correnti delle famiglie a parlare”, ha aggiunto.

Sopra i 21 anni valide le regole precedenti

La ministra ha quindi spiegato che “sopra i 21 anni si mantengono le regole precedenti, cioè le stesse detrazioni fiscali di prima, proprio perché l’assegno va a riorganizzare e ad affiancare le risorse che sono disponibili fino ai 21 anni. Ieri alla Camera è stata approvata la legge delega del Family Act: quando avrà finito il suo iter, introdurremo un’analoga misura anche di incentivo per lo studio e la formazione dei figli oltre i 21 anni. Ovviamente, in questo momento, oltre i 21 anni rimangono tutte le detrazioni di prima”.

Come sarà l’assegno unico per i figli

L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza. È inoltre riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni: il figlio maggiorenne a carico frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea o svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale.

A quanto ammonta l’assegno unico per i figli

Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi.

Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli. L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità.

Quando fare domanda

La domanda per il riconoscimento dell’assegno è presentata a decorrere dal 1° gennaio. La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’INPS ovvero presso gli istituti di patronato.

Per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza, l’assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio congiuntamente con il Reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota prevista per i figli minori.


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