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Carfagna: “Nascere al Sud non è un peccato originale da scontare con meno servizi”
25 Mag 2021 16:40

  • La ministra oggi a Messina e a Palermo per la sua prima visita istituzionale
  • Ha ribadito che sulla baraccopoli di Messina si dovrà intervenire in tempi brevissimi
  • “Ridurre e azzerare le disuguaglianze e anche per lottare contro ogni ingiustizia”

“Nascere al Sud non è un peccato originale da scontare con meno servizi, meno dignità, meno mobilità”. Sono le parole della ministra per il Sud, Mara Carfagna, che oggi in Sicilia ha effettuato la sua prima visita istituzionale con tappa a Messina e poi a Palermo.

La tappa di Messina è stata scelta appositamente della ministra dopo lo stanziamento da 100 milioni di euro che è stato inserito nel Decreto Sostegni bis per risolvere definitivamente la questione della baraccopoli. Stanziamento che è stato inserito proprio con un emendamento di Carfagna.

Il risanamento della Baraccopoli

“Risanare la baraccopoli di Messina – ha detto la ministra – rappresenta il manifesto della linea di condotta che mi sono imposta sin dal mio insediamento al Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale. Una linea di condotta che poggia su due pilastri: il primo riguarda il significato, il senso profondo dell’impegno che un Ministro del Sud deve mettere in campo in questo particolare momento storico e politico, ovvero l’azione decisa energica per ridurre e azzerare le disuguaglianze e anche per lottare contro ogni ingiustizia. Perché nascere al Sud non può essere considerato come una sorta di peccato originale da scontare con pochi servizi e con un accesso di scarsa qualità nei settori dell’istruzione, della sanità e della mobilità. Il secondo pilastro riguarda l’approccio che ho scelto, un approccio pragmatico e concreto, volto a prendere decisioni assumendomene la responsabilità. Il caso di Messina è emblematico di questa modalità di azione dove ancora migliaia e migliaia di famiglie con bambini, da anni vivono intrappolati in una situazione indegna e di profonda ingiustizia per un Paese civile, non hanno il diritto ad una casa, a servizi dignitosi e ad un’istruzione di qualità. Ringrazio moltissimo il Sindaco Cateno De Luca perché con grande determinazione si è battuto sin dall’inizio del suo mandato per portare all’attenzione delle Istituzioni nazionali quella che è una vergogna non locale, non regionale, bensì nazionale, una profonda ferita democratica che non si può tollerare in economia avanzata”.

Previsti tempi brevissimi

“Abbiamo portato a soluzione – prosegue il Ministro Carfagna – un problema che si trascinava da decenni individuando i finanziamenti e la figura del Commissario straordinario nella persona del Prefetto di Messina Di Stani. In merito al cronoprogramma posso dire che lavoreremo al fianco dell’Amministrazione comunale, della Regione Sicilia e della struttura commissariale affinché questi interventi possano essere realizzati in tempi brevissimi, l’emendamento del Decreto sostegni oltre lo stanziamento finanziario di 100 milioni di euro prevede anche tutti i dettagli relativi alla figura commissariale che sarà approvata entro il 31 maggio, successivamente si procederà con DPR alla nomina straordinaria del Commissario di Governo e poi entro 60 giorni si dovrà procedere a perimetrare le aree oggetto di intervento. Con la stessa rapidità saranno realizzate tutte le attività successive e sono certa – ha concluso la Carfagna – che il Prefetto saprà svolgere questa enorme responsabilità con coraggio, determinazione e responsabilità sapendo di avere al suo fianco il Ministero e tutta la sua struttura tecnica”.

Incontro con Musumeci

Le priorità legate allo sviluppo del Mezzogiorno e, in particolare, al razionale utilizzo delle risorse del Fsc e alle opere inserite nel Pnrr, ma anche il ruolo che la Sicilia può e deve svolgere al centro del Mediterraneo. Sono i temi principali affrontati durante la visita a Palazzo Orléans del ministro per il Sud e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna, che ha incontrato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e la giunta regionale.

«Le esigenze sono tante e non tutte sono state soddisfatte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha affermato il presidente della Regione, Nello Musumeci – Stiamo lavorando di buona lena, servono progetti esecutivi e abbiamo elaborato un elenco di opere di media grandezza. Le opere strategiche purtroppo non sono inserite nel Pnrr, perché i tempi non sono quelli dell’Ue, ma noi continuiamo a insistere perché il ministero della Transizione ecologica da un lato e quello delle Infrastrutture dall’altro possano aprire un tavolo per consentire alla Sicilia di dotarsi di quell’impianto infrastrutturale indispensabile perché l’Isola possa finalmente diventare naturale piattaforma nel Mediterraneo».
«Ho garantito al presidente Musumeci massima disponibilità, con un’interlocuzione attenta – ha dichiarato il ministro Carfagna – So che la vostra è una regione fortemente competitiva in tutti i settori, dal turismo all’agroalimentare, a quello delle energie rinnovabili e alla cultura. Ma deve essere messa nelle condizioni di esprimere al massimo le sue potenzialità. La Sicilia rappresenta il perno della strategia di rilancio della vocazione italiana nel Mediterraneo, in grado di intercettare gli scambi commerciali e turistici che riguardano il Mezzogiorno».

Ponte sullo Stretto

Sul ponte sullo Stretto il ministro ha aggiunto: «Ritengo che il collegamento stabile sia necessario per rompere l’isolamento che condanna la Sicilia all’arretratezza. Il ministro Giovannini ha consegnato al Parlamento la relazione da cui emerge questa necessità. Ormai pare che ci siano la volontà e la convinzione di tutti di assumersi la responsabilità riguardo all’avvio del ponte». Sulle Zone economiche speciali il ministro Carfagna ha fissato i tempi dell’investimento da 630 milioni di euro, di cui 111 per la Sicilia: «Finanziamenti, governance, nomina commissari: è questo il cronoprogramma che ci siamo dati per le Zes. Ci siamo occupati dei soldi e del potere e, dopo l’approvazione del Dl semplificazioni, che contiene la riforma della governance, nomineremo i commissari, scegliendo non persone calate dall’alto ma persone che possano essere interlocutori dei presidenti delle Regioni. Io credo – ha concluso il ministro – che le Zes siano una straordinaria opportunità per favorire crescita e sviluppo di queste zone».

Visita al Porto di Palermo

Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, oggi pomeriggio ha accompagnato per una visita in porto la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. Dal terminal aliscafi Monti ha illustrato alla Carfagna i lavori in corso nell’area portuale, a partire dalla stazione marittima ormai prossima al taglio del nastro.

“So che state facendo grandi cose – ha commentato la Carfagna – e sono felice di essere qui, all’interno di un simbolo del Mezzogiorno. I piani del governo sul sud sono elaborati, difficile raccontarli tutti. Posso dire che contiamo molto sul Mezzogiorno e, in particolare, sulla Sicilia in particolare, regione fortemente competitiva in tanti settori, tra cui la portualità. Potenzialità che vanno rafforzate”.

Nelle parole di Monti l’intento di procedere su una strada ormai tracciata: “Con il ministro Carfagna abbiamo discusso – ha detto Monti – di Mezzogiorno, soprattutto in chiave portuale, e di fondi. In particolare, dei Fondi Sviluppo e Coesione con i quali, oltre a finanziare il bacino da 150 mila TPL con i 39 milioni già pervenuti, vogliamo portare a termine quegli investimenti che ci consentiranno di terminare le opere del nostro piano industriale e di superare gli eccellenti risultati fin qui conseguiti. Ciò che nei nostri porti non si respira più è la rassegnazione”.



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