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Cartelle esattoriali, novità su pagamenti, mini proroga e avvisi bonari
02 Dic 2021 17:45

  • Le novità del DL Fisco.
  • Allungato il termine per il pagamento delle cartelle 1° settembre – 31 dicembre 2021.
  • Accordata anche una mini proroga per le cartelle scadute il 30 novembre 2021.

Via libera all’emendamento al DL Fisco che porta da 150 a 180 giorni dalla notifica il termine per il pagamento delle cartelle esattoriali arrivate tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2021.

Quindi, sono stati concessi 30 giorni in più per saldare il debito, senza interessi di mora e senza l’intervento dell’agente della riscossione. Si tratta di un ulteriore spostamento in avanti dopo che il DL aveva già spostato il termine da 60 a 150 giorni. Pertanto, il pagamento dovrà avvenire entro sei mesi dalla notifiva.

Mini proroga

Decisa anche una mini proroga per pagare le rate della rottomazione ter e il saldo e stralcio con scadenza 30 novembre 2021. In poche parole, si potrà saldare quanto dovuto entro il 9 dicembre 2021. Scadenza che, però, si allunga fino al 14 dicembre con i 5 giorni di tolleranza.

In pratica, 15 giorni in più per pagare le cartelle congelate per un anno e mezzo a causa della pandemia di Covid-19. Inoltre, si può richiedere una rottamazione quater pr le cartelle relative al 2018 e al 2019.

Avvisi bonari

Novità anche sul fronte degli avvisi bonari, scaduti tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 e non saldati entro il 16 settembre 2020 o 16 dicembre 2020: nel caso di pagamento rateale, si possono effettuare entro il 16 gennaio 2022, senza sanzioni e interessi.

Altra proroga in vista?

“Durante la legge di bilancio se ne parlerà”. Lo ha assicurato la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, parlando di un’eventuale nuova proroga delle cartelle, dopo quella di 9 giorni decisa nel decreto fiscale.

“Sono interventi molto onerosi ma necessari”, ha detto a Radio24 Mattina spiegando che tra le ipotesi ci sono sia una diluzione ulteriore delle cartelle che la rottamazione-quater proposta anche dal M5S. “I temi aperti sul fisco sono ancora tanti. Ci vuole la ragionevolezza di comprendere che la crisi non è terminata, soprattutto quella finanziaria delle imprese che non sono tornate improvvisamente ad avere liquidità”.


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