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Da Padre Pio le ceneri di Raffaella Carrà, “voleva tornare qui”
05 Set 2021 10:09

Ieri mattina, sabato 4 settembre, alle 11, a San Giovanni Rotondo è arrivata l’urna con le ceneri di Raffaella Carrà portata da un commosso Sergio Japino, il regista e coreografo ma soprattutto suo compagno.

Ad accogliere l’urna il rettore del santuario di San Giovanni Rotondo Fra Francesco Di Leo e il direttore di Teleradio Padre Pio Stefano Campanella.

Prima tappa dell’urna di Raffaella Carrà è stata proprio la sede della Tv garganica in via De Nunzio, dove all’ingresso è stata scoperta una lapide dedicata alla show girl: fu proprio lei, il 19 maggio del 2001, ad inaugurare la televisione dedicata a San Pio. Raffaella Carrà, scomparsa il 5 luglio scorso, era molto devota a Padre Pio e spesso andava in forma privata a San Giovanni Rotondo per visitare i luoghi dove è vissuto il santo con le stimmate.

Subito dopo la tappa nella sede della televisione l’urna è stata portata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie dove è stata allestita una camera ardente con sullo sfondo una gigantografia con la show girl in mezzo ai frati di San Giovanni Rotondo.

Tantissimi i pellegrini che, in fila hanno, atteso il loro turno per entrare nella chiesa per portare un loro saluto e pregare davanti alle ceneri di Raffaella Carrà.

Domani mattina, lunedì 6 settembre, le ceneri partiranno per Monte Argentario, in provincia di Grosseto, la destinazione definitiva scelta dalla stessa Raffaella.

“Voleva tornare qui, non come presenza vera in carne e ossa, ma come presenza di cuore”. Così l’attore comico Enrico Beruschi parla di Raffaella Carrà, che ha partecipato alle cerimonie per l’arrivo delle ceneri dell’artista.

“L’unica volta che ci siamo allegramente parlati – ha ricordato Beruschi – è stato qui a San Giovanni Rotondo per l’inaugurazione di Teleradio Padre Pio. Era un incontro tra due vecchi amici che però non si erano mai incontrati prima e che si ammiravano da lontano – ha detto – Per la prima volta ci siamo trovati a condividere lo stesso palcoscenico e le stesse telecamere”. Poi un aneddoto: “Il lato divertente di quella giornata – ha aggiunto – è stato quando ho sgridato i fraticelli che si dimenavano come anguille ballando sulle note delle canzoni di Raffaella, mi sono assunto la responsabilià di rimproverarli”, ha raccontato Beruschi.

Foto: Bari.Repubblica.it.


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