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Dominici (Forum PA): “C’è l’occasione per rilanciare l’Italia ma mettere al centro le persone”
16 Apr 2021 14:15

  • Gianni Dominici, direttore di Forum PA, ha parlato nel corso del ciclo di incontri di Restoalsud.it “Sud Brief”
  • Pubblica amministrazione e servizi devono avere come obiettivo finale le persone e le famiglie
  • L’Italia deve rivedere i modelli di sviluppo che non considerano le aree interne, le periferie e il Sud

“Abbiamo una grande occasione per il Paese soprattutto per i nostri figli: uscire dalla pandemia con un piano che possa rilanciare l’Italia, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. La mia unica preoccupazione è che spero non sia un piano calato dall’alto, dovrà essere fatto proprio dalle persone che lavorano nelle istituzioni, nelle aziende e sui territori. I progetti dovranno essere condivisi e dovranno coinvolgere i cittadini”. È questa l’opinione di Gianni Dominici, direttore generale di Forum PA espressa a Giuseppe Lanese, giornalista di Restoalsud.it, nel corso del primo appuntamento di “Sud Brief” un ciclo di incontri tra Restoalsud.it ed i protagonisti delle politiche di sviluppo ed investimenti che riguardano il Sud in tutti i settori dell’economia e della Pubblica Amministrazione.

“Le persone – dice Dominici – devono rimanere al centro dell’attenzione. È il caso del digitale: è uno strumento formidabile di accelerazione e semplificazione, ma non può essere un obiettivo. Non si può digitalizzare l’analogico perché sennò crei processi perversi, gli insuccessi del click day ne sono un esempio. In questi 13 mesi c’è stata un’accelerazione nei servizi digitali rivolti ai cittadini e alle imprese però questi servizi devono avere come obiettivo ultimo le persone e le famiglie”.

Usare le energie per la ricostruzione

Dominici ha evidenziato come “le varie Pubbliche amministrazioni, pur nella loto eterogeneità, hanno reagito complessivamente positività con competenza e generosità. Un’energia che non dobbiamo sprecare: queste stesse motivazioni dovute alle emergenze vanno ora rivolte alla ricostruzione”.

Bisogna ragionare per obiettivi e risultati

La pandemia ha fatto prendere consapevolezza all’Italia di alcuni aspetti, ad esempio che tecnologie e innovazione sono fondamentali. “Le realtà che innovano, sia in termini tecnologici che organizzativi e culturali, sono quelle che hanno risposto meglio alla crisi e che hanno avuto la capacità di essere resilienti”, sottolinea Dominici. Ad esempio il lavoro agile: “Chi aveva già avviato processi di lavoro basati non sulla presenza ma sugli obiettivi si è trovato preparato alle sfide della pandemia. Dobbiamo imparare dai nostri errori e dobbiamo sapere essere flessibili”, spiega il direttore di Forum PA. “Lavoro agile però non significa lavorare reclusi a casa – evidenzia Dominici – ma significa ragionare per obiettivi e risultati, indipendentemente da dove ci si trova. Io ad esempio sono un fautore dei coworking, dove vai per lavorare, perché non tutti hanno la possibilità di avere spazi a casa, ma dove non devi attraversare tutta la città per farlo ma è nel proprio quartiere”.

si deve ragionare per risultati ma soprattutto sulla misurazione dei risultati

Paradossalmente “fino a pochi anni fa si parlava di tornelli e di impronte digitali per i dipendenti della pubblica amministrazione. Invece si deve ragionare per risultati ma soprattutto sulla misurazione dei risultati. Solo così sarà in grado di gestire il futuro grazie anche alle nuove tecnologie. In quest’ottica va visto anche il south working e il cambiamento della geografia territoriale: si tratta di grandi opportunità. La pandemia ci ha fatto vivere un paradosso: le città più “smart” d’Italia sono adesso quelle più colpite dalla crisi. Evidentemente dobbiamo rivedere alcuni modelli di sviluppo, soprattutto quello che ha incentrato tutto nelle grandi megalopoli. Il modello che ha svuotato le aree interne, le periferie e soprattutto il Sud è sicuramente da rivedere. Serve un nuovo ruolo per le aree interne e per il Sud, da sempre vivaio di eccellenze e competenze”.

Una nuova geografia territoriale

Dominici insiste su questa idea di una nuova geografia territoriale: “Le competenze che stanno al Sud vanno connesse con il resto del mondo e bisogna farlo sia tecnologicamente che fisicamente: vanno bene le riunioni on line ma se devo fare una riunione in presenza non posso impiegare due giorni di tempo per raggiungere l’ufficio o spendere metà dello stipendio. Servono quindi anche infrastrutture. Il futuro sarà rappresentato da due colori: il blu della tecnologia e il verde della sostenibilità. Quando mi riferisco a nuovi modelli intendo questo: una nuova geografia più rispettosa dei territori e un nuovo modo di intendere la qualità della vita”.

Più trasparenza nelle istituzioni

L’Italia deve crescere in tante cose, tra queste anche la comunicazione istituzionale: “Serve tanta trasparenza. I dati sono alla base della partecipazione e del coinvolgimento. Serve comunicazione chiara e netta, è fondamentale il coinvolgimento di cittadini. Una pubblica amministrazione che non è trasparente è una pubblica amministrazione che rischia di creare dei malintesi e di allontanare sempre di più i cittadini della cosa pubblica e ora non ce lo possiamo più permettere perché c’è bisogno di tutta l’energia per ricostruire il Paese”.

Tra le energie di cui l’Italia ha bisogno anche quella dei giovani: “Abbiamo ottime università, formiamo persone competenti che però poi vanno all’estero oppure rimangono disoccupate. Dobbiamo, invece, lavorare per impiegare bene queste competenze”.

Forum PA dal 21 al 25 giugno

Dal 21 al 25 giugno si svolgerà l’evento Forum PA con ospiti di livello internazionale come il premio Nobel per l’economia, Joseph Stiglitz: “Sarà un momento di confronto su come lavorare per far rinascere il Paese ma sarà un momento di dialogo con tutto il mondo, con persone che parteciperanno da tutto il mondo”.


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