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“Hack the future”, a Palermo l’hackaton di di Lumsa Digital Hub per 20 startup
07 Lug 2021 07:17

  • Si cercano soluzioni di open innovation da integrare in azienda
  • Organizzano LUMSA Digital Hub e Factory Accademia/Digital Magics Palermo
  • Ognuna delle aziende lancerà un tema che rappresenta una richiesta di innovazione

Una gara di 48 ore in una masseria in provincia di Palermo per mettere alla prova 20 start up che hanno partecipato alla call for ideas LUMSA provenienti da Roma e Palermo per realizzare soluzioni di open innovation da integrare in azienda. Ad assisterle, in qualità di mentor ed esperti, ci saranno aziende del calibro di Alpitour, Eon Energia, Voi Hotels, manager di Invitalia, assieme anche ad altri docenti dell’Università Lumsa, del Dipartimento di Ingegneria e dell’Università di Messina e dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. 

Ad organizzare l’incontro, che parte oggi alle 9 alla Masseria La Chiusa a San Giuseppe Jato, è l’incubatore LUMSA Digital Hub e Factory Accademia/Digital Magics Palermo in collaborazione con Invitalia di cui sono partner del sistema start up. 

Tra le aziende presenti ci saranno anche due start up che sono state selezionate da Invitalia (poco più di 2 milioni l’investimento complessivo) con la misura Smart&Start che dal Nord svilupperanno il proprio piano di impresa a Palermo in Factory Accademia/Digital Magics, nell’acceleratore certificato dall’agenzia di sviluppo. Si tratta di Immodrone, specializzata nell’utilizzo dei droni a scopo immobiliare o di controllo di campi di energie rinnovabili; Pem che ha creato una soluzione di direct marketing che rispolvera le vecchie cartoline. L’evento, oltre ad essere una vetrina per le startup partecipanti ed un’occasione di networking, punta a consolidare l’ecosistema startup e innovazione.

Le regole

Ognuna delle aziende partner, che parteciperà con un proprio responsabile, lancerà un tema che rappresenta un “problema”, una richiesta di innovazione. I ragazzi decideranno su quale tema lavorare, metteranno in gioco la loro creatività e inventiva, si aggregheranno ai gruppi, verranno affiancati dai vari mentor e dai rappresentanti delle aziende, quindi da persone che sono già dentro il mercato del lavoro e con competenze concrete.

All’interno dei gruppi, il lavoro si svolge in modo molto collaborativo. Ogni team dovrà riunire differenti profili: marketing specialist che si occupano delle analisi di mercato e della fattibilità, esperti di economia della sostenibilità dell’idea, grafici e designer che si occupano della user experience e dell’interfaccia della soluzione digitale e developer che si dedicheranno allo sviluppo informatico.  Domani, inoltre, avrà luogo anche “l’Innovation day” della “call for ideas” del Lumsa Digital Hub dove ogni team selezionato avrà l’opportunità di presentare il proprio progetto ad una “giuria” composta dai rappresentanti dell’incubatore, delle università e delle imprese. Ogni team avrà 5 minuti a disposizione per presentare il progetto e 3 minuti per rispondere alle domande della giuria con l’obiettivo di dimostrare l’innovatività e la realizzabilità della soluzione proposta. Al termine delle presentazioni, la giuria si riunirà per decidere le startup vincitrici che accederanno di diritto al percorso di accelerazione 2021/22 all’interno del Lumsa Digital Hub che partirà ad ottobre e la possibilità di partecipare a Smart Money, incentivo per le nuove imprese innovative. 

Alla ricerca di giovani

“Da anni l’incubatore LUMSA Digital Hub e i suoi partner scandagliano giornalmente nuove idee e talenti digitali emergenti, lavorano verso i temi dell’open innovation mettendo sempre più a disposizione del territorio la loro attività per aiutare l’introduzione della tecnologia e di modelli innovativi nel business delle aziende”, spiega Alessandro Arnetta CEO di Factory Accademia e Partner di Digital Magics Palermo e coordinatore dell’incubatore LUMSA Digital Hub, “crediamo nei giovani, crediamo nelle loro idee e nei loro progetti, nella loro voglia di farcela. Siamo alla costante ricerca di idee che siano in grado di sostenere e innovare l’industria italiana perché siamo convinti che i giovani consapevoli della dimensione del cambiamento possano generare nuova energia, e per fare questo ogni giorno cerchiamo d’incrociare e contaminare i giovani con le necessità reali delle aziende”.


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