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Lino Banfi: “Da giovane ho venduto Rolex falsi ai napoletani”
08 Ott 2021 18:34

  • Lino Banfi è stato a Napoli per il premio San Gennaro.
  • L’attore pugliese ha raccontato un episodio di quando era giovane.
  • Banfi ha un legame speciale con la città campana.

Lino Banfi, il mitico attore pugliese, a Napoli in occasione del premio San Gennaro, è stato intervistato di recente da Il Mattino.

L’85enne, originario di Andria, ha raccontato un episodio davvero curioso, avvenuto quand’era giovane e ancora lontano dai riflettori del cinema e della televisione.

“Da giovane, per fare qualche lira – ha raccontato Lino Banfi – ero in miseria, riuscii a vendere Rolex falsi ai napoletani. Io e un amico ci travestivamo da ufficiali americani, fermavamo le persone, raccontavamo che ci avevano derubato e non avevamo soldi. Solo un orologio, prezioso, da scambiare. Su dieci, otto ci mandavano a cogliere fichi, due ci cascavano. Ne vado fiero… Imbrogliare i napoletani non è facile“.

“A Natale del 1958 un uomo mi ha sfamato e dato dei soldi”

Lino Banfi ha parlato di Napoli anche in un’intervista rilasciata a I Lunatici, su Rai Radio 2, raccontando quanto successo nel Natale del 1958, quando aveva 18 anni e si trovava nel capoluogo campano senza soldi in tasca: “Noi attori disoccupati dovevamo pagare una stanza notte per notte, perché nessuno ci faceva credito. La sera del 24 dicembre avevo racimolato talmente poco che dovevo decidere se mangiare oppure se dormire al coperto”.

Banfi ha svelato di avere incontrato un passante: “Si chiamava Ciro, mi disse che dove mangiano in nove mangiano anche in dieci: aveva otto figli. Mi fece dormire a casa sua e il mattino dopo mi diede mille lire per prendere il treno e tornare al mio paese. Sono tornato dopo qualche anno dopo a Napoli per cercarlo, ringraziarlo e dargli un premio, un regalo. Però non l’ho più trovato”.

“Nessuno sembrava conoscerlo e averlo mai visto. Un giorno un mio amico cardinale mi chiese come mai continuassi a cercare questo Ciro a Napoli. Mi disse che non l’avrei trovato mai, perché quel Ciro era un angelo che scelse di salvarmi quella notte”, ha concluso l’artista pugliese.


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