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L’odissea dei #pendolari della #Calabria intrappolati nella #galleria
30 Set 2015 08:50

“Buongiorno signor presidente, mi chiamo Rocco De Luca e sono il rappresentante del comitato spontaneo dei pendolari Alto Tirreno Cosentino.”

Inizia così la lettera spedita al premier Matteo Renzi per un guasto occorso ad un treno, il 22 settembre, che ha tenuto intrappolati in una galleria 150 passeggeri, senza aria condizionata e senza assistenza. Il convoglio era partito alle 7.28 da Paola, comune calabrese.

Il comitato chiede chiarezza su quanto accaduto nella galleria Santomarco.

Si dice nella lettera: “……a bordo treno nessuno ci comunicava il perché di questo ritardo, la temperatura continuava a salire perché l’aria condizionata non funzionava con conseguente malore di alcune persone….Il capotreno ha cercato di contattare in tutti i modi i centri tecnici ma le linee voci-dati non funzionavano. Fortunatamente il capotreno, a cui va il ringraziamento di tutti noi pendolari, ha percorso il tunnel a piedi con la torcia e dopo qualche chilometro è riuscito a trovare un telefono funzionante ed a contattare i supporti operativi per poi ripartire. Con le tecnologie che abbiamo nel 2015 – continua l’appello – possibile che non abbiano chiamato un soccorso all’uscita del tunnel o semplicemente fornito assistenza con delle bottigliette d’acqua?”

La lettera continua con una serie di perché e conclude: “Noi vogliamo semplicemente recarci sul posto di lavoro, educare i nostri figli al bello, al vero ed al senso del bene… Le chiedo d’intervenire al più presto.”

Le Ferrovie dello Stato scrivono in una nota: “In merito alla vicenda del treno bloccato in galleria tra Paola e Cosenza, forniamo alcuni chiarimenti. Porgiamo innanzi tutto le scuse alla ragazza che doveva sostenere un esame ed a tutti i pendolari. Vorremmo poi precisare che l’imprevista sosta del treno è stata causata da un improvviso guasto ai sistemi della gestione della circolazione e della comunicazione. Il guasto subito rilevato in sala operativa ha fatto scattare i protocolli che tutelano la sicurezza dei passeggeri ma ha impedito una più veloce comunicazione terra- treno…..Non c’é stata alcuna indifferenza….”

L’appello dei pendolari è stato spedito anche al ministro Delrio ed alla Regione Calabria.


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